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La guerra in Europa

Mosca ora si dice pronta a trattare

Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe pronto a colloqui sull’Ucraina, con l’invio di una delegazione a Minsk. Le Borse europee allungano con tutti gli indici in forte rialzo. In mattinata il premier Draghi: "L’Italia condanna l’invasione"

di Fabrizio Arnhold 25 Febbraio 2022 11:39
financialounge -  guerra Mario Draghi Russia ucraina Zelensky

La Russia apre ai colloqui ed è pronta a inviare a Minsk una delegazione per intavolare un dialogo con l’Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. Resta da verificare se l’intenzione possa davvero aprire un confronto diplomatico oppure se si tratta dell’ennesimo bluff di Vladimir Putin. Le Borse europee reagiscono bene, con tutti gli indici in forte rialzo.

“RUSSIA PRONTA A DISCUTERE”


“Come sapete - ha detto Peskov - il presidente ucraino Zelensky si è detto oggi pronto a discutere dello status neutrale dell'Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto sin dall'inizio che l'operazione aveva lo scopo di aiutare la Lpr e la Dpr (i territori indipendisti, ndr) attraverso la smilitarizzazione e la denazificazione di Ucraina. In effetti, questo è un elemento integrante dello status neutrale". "In questo contesto, in risposta alla proposta di Zelensky - ha aggiunto -, Vladimir Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa composta da rappresentanti del ministero della Difesa, del ministero degli Esteri e dell'amministrazione presidenziale per colloqui con una delegazione ucraina”.

BORSE IN RIALZO


Gli indici europei allungano dopo la possibilità di colloqui a Minsk tra Russia e Ucraina. A Piazza Affari il Ftse Mib sale del 3,35%, il Dax di Francoforte del 2,98%, il Cac 40 di Parigi del 2,90%, l’Ibex 35 di Madrid del 3,17% e il Ftse 100 di Londra del 3,05%. In forte risalita anche gli indici della Borsa di Mosca, con il Moex che segna +19% e l’indice Rts che sale del +26%.

LE OPERAZIONI MILITARI


Le truppe di Mosca sono entrate nella capitale Ucraina. Secondo alcuni media internazionali si sono uditi spari nella zona degli edifici governativi di Kiev. I carri armati dell’unità Z dell’esercito russo, senza insegne, starebbero avanzando in centro città, dove si stanno registrando diverse esplosioni in quella che è diventata la più grande offensiva di terra in Europa dalla Seconda Guerra mondiale.

LA CONDANNA DELL'ITALIA


“Le operazioni rischiano di prolungarsi fino alla distruzione del sistema difensivo ucraino, l’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione che giudichiamo inaccettabile”, ha commentato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell'informativa urgente sul conflitto tra Russia e Ucraina in Aula alla Camera. Il presidente ucraino Zelensky chiede maggiori sanzioni contro Putin.

110 MILIONI DI EURO DI AIUTI A KIEV


“Il governo russo ha avanzato la proposta di trattative dirette con il governo ucraino, e confermato che l'obiettivo è neutralizzare e demilitarizzare l’Ucraina. Non risulta al momento un riscontro ucraino”, ha aggiunto Draghi. “Per quanto riguarda il piano bilaterale, stiamo definendo un pacchetto da 110 milioni di euro di aiuti finanziari all'Ucraina a scopi umanitari e di stabilizzazione macro-finanziaria”.

“POTREBBE SERVIRE RIAPERTURA CENTRALI A CARBONE”


“Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo nei fatti impossibile. La nostra priorità oggi deve essere rafforzare la sicurezza del nostro continente e applicare la massima pressione sulla Russia perché ritiri le truppe e ritorni al tavolo dei negoziati”, ha aggiunto il premier Draghi, precisando che “potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone”. Il governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell’energia.

ZELENSKY CHIEDE PIÙ SANZIONI


Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto all’Unione europea maggiori sanzioni contro la Russia. "Non tutte le possibilità di sanzioni sono state ancora esaurite. La pressione sulla Russia deve aumentare. Questo è quello che ho detto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen”, ha detto Zelensky su Twitter. Il presidente ucraino doveva parlare al telefono questa mattina alle 9.30 con il premier italiano ma “non è stato possibile perché non era più disponibile”, ha spiegato Draghi.
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