Nel giro di sole tre settimane, a gennaio, il rapido cambiamento nel settore media e intrattenimento si è concretizzato in tre grandi deal.
Microsoft ha annunciato l'intenzione di acquistare i videogiochi di
Activision Blizzard per 75 miliardi di dollari per portare le serie esclusive di Call of Duty e World of Warcraft sotto il suo dominio. Intanto
Take-Two Interactive ha rivelato che vuol acquistare per
12,7 miliardi di dollari il produttore di giochi per dispositivi mobili
Zynga, noto soprattutto per la serie Farmville, mentre
Sony si è accordata per l’acquisto di Bungie, creatore dei famosi giochi Halo e Destiny, per 3,6 miliardi di dollari. Se avranno successo, si chiudono tre operazioni da 85 miliardi di dollari. Activision è la più grande acquisizione di Microsoft di sempre e potrebbe portarla al vertice del gaming, un’industria da 200 miliardi di dollari, seconda solo alla cinese Tencent.
IL DECLINO DELLA FRUIZIONE TRADIZIONALE
Jody Jonsson, Gestore di portafoglio azionario di
Capital Group sottolinea che il panorama in rapida evoluzione dei media, trainato in parte dal boom del gaming durante la pandemia, sta trasformando radicalmente le modalità di interazione e intrattenimento in un mondo in cui la visione tradizionale della TV e i cinema sono in grande declino. I
giochi interattivi diventano ancora più preziosi per società come Microsoft, Sony e altre, a dimostrazione di quanto potenti e accattivanti siano diventati i videogiochi, un’industria globale che offre intrattenimento coinvolgente a un costo ragionevole e ha già superato il settore cinematografico in termini di ricavi lordi annui.
TRA I PROTAGONISTI CONCORRENZA ACCANITA
L’esperta di
Capital Group prevede che la crescita continuerà e addirittura accelererà nei prossimi anni, segnalando un fattore di grande importanza rappresentato dal fatto che molte società stanno cercando di espandersi nelle aree di attività degli altri. Jonsson fa l’esempio di
Netflix, leader indiscusso nello streaming video, esposta alla feroce concorrenza di
Amazon e
Apple, ma anche di società di media storiche come Disney. In meno di tre anni, il servizio di streaming
Disney+ è cresciuto fino a raggiungere 130 milioni di abbonati. Intanto nei social media TikTok sta mettendo a dura prova
Meta Platforms, attirando orde di giovani spettatori grazie al potere dei suoi brevi video. Facebook ha risposto lanciando la propria funzionalità di condivisione di brevi video, "Reels", che sta crescendo di popolarità, ma non tanto velocemente quanto TikTok, l'app più scaricata del 2021.
MEDIA TRADIZIONALI DESTABILIZZATI
I media sono costantemente sconvolti dal
cambiamento tecnologico da quando Internet ha iniziato a creare difficoltà ai tradizionali canali all'inizio degli anni 2000. Poi
YouTube è entrato in scena, con grande clamore, e dopo sono arrivati i social network, gli smartphone e lo streaming video. Tutti cambiamenti che hanno destabilizzato il settore e continuano a farlo. L’esperta di
Capital Group segnala la nuova tendenza interessante della globalizzazione della produzione e del consumo di contenuti, citando le tre serie più popolari di Netflix, Squid Game, Lupin e La Casa di Carta, girate rispettivamente in Corea del Sud, Francia e Spagna.
UN’IDEA POTENTE CHE HA SPINTO FACEBOOK A CAMBIARE NOME
Guardando al futuro, secondo
Jonsson la prossima fonte di destabilizzazione dei media potrebbe certamente essere il
Metaverso. Come descritto dai tecnologi, è un mondo digitale incredibilmente coinvolgente e vasto in cui le persone possono interagire, parlare, giocare, partecipare a concerti, guardare film, incontrare i colleghi in un ufficio virtuale e intraprendere una miriade di attività attraverso
avatar creati dagli utenti. L'idea è così potente che ha spinto Facebook a cambiare nome, ma dovrà affrontare una concorrenza agguerrita.
IL METAVERSO È OGGI
Microsoft ha dichiarato che l'operazione Activision è, in parte, trainata dal desiderio di sviluppare contenuti per il Metaverso, ma ci sono anche molti siti web indipendenti focalizzati sul Metaverso, come
Sandbox e
Decentraland. Gli utenti di questi siti stanno già acquistando terreni, case e opere d'arte virtuali, spesso con criptovalute come
Bitcoin,
Ethereum,
Cardano e
Solana. La situazione cambierà rapidamente, prevede l’esperta di Capital Group, e per gli investitori è iniziata la corsa all’apprezzamento e alla comprensione del Metaverso, con una crescita è esponenziale. Jonsson non crede che si dovranno attendere 10 anni: più probabilmente il Metaverso è oggi, conclude.