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Asset allocation

“Proteggere il capitale e generare rendimento anche nei mercati ad alta volatilità”

Guido Alliod, gestore del fondo Alpi Hedge di Alicanto Capital Sgr, spiega come controllare il rischio senza rinunciare alla performance, sfruttando le inefficienze nella curva dei rendimenti

di Redazione 21 Febbraio 2022 19:00
financialounge -  Alicanto Capital SGR Fixed Income Guido Alliod mercati relative value volatilità

L’inizio del 2022 è stato caratterizzato da una forte volatilità sui mercati. Inflazione e stretta monetaria in arrivo sono i principali timori degli investitori. In questo scenario, quindi, diventa ancora più importante fare scelte di investimento che possano creare valore per il portafoglio nonostante il nervosismo dei listini. Una strategia relative value su fixed income funziona bene in un contesto come questo. Guido Alliod, gestore del fondo Alpi Hedge di Alicanto Capital Sgr, spiega perché.

COME FUNZIONA UNA STRATEGIA VALUE SU FIXED INCOME?


“Per cercare di semplificare il più possibile il concetto, la strategia mira a ridurre la volatilità e contenere il rischio: si compra un asset ed allo stesso tempo se ne vende un altro. Si tratta di un arbitraggio sulla curva dei rendimenti: si vanno a cercare inefficienze in questa curva, ovvero scovando titoli che dovrebbero avere rendimenti diversi rispetto a quelli espressi dalla curva stessa, cogliendo così delle opportunità da sfruttare in ottica investimento. Il gestore può decidere di comprare un’obbligazione e di venderne un’altra".

PERCHÉ OFFRE OPPORTUNITÀ DA COGLIERE IN OGNI CONDIZIONE DI MERCATO?


"Può succedere, ad esempio, se sul mercato è presente un bond che qualcuno sta tentando di vendere, ad un prezzo non corretto. Ecco, si compra quel bond per coglierne l’opportunità di prezzo e se ne vende un altro per ridurre il rischio. Opportunità analoghe possono presentarsi in concomitanza di un evento, come una nuova emissione, oppure un’operazione rilevante di M&A. Ci sono, infine, anche delle opportunità da cogliere facendo “cross asset”, ossia andando a finalizzare delle operazioni con asset non direttamente legati ma la cui correlazione si manifesta in termini di movimento di prezzo”.

QUALI SONO LE PRINCIPALI OPPORTUNITÀ DI RENDIMENTO?


“Non si stabilisce a priori cosa comprare o cosa vendere. Si decide in base al singolo mispricing, le opportunità di rendimento sono offerte dalle opportunità del mercato ed in questo senso le strategie relative value su fixed income cercano di trarre beneficio dall’aumento di volatilità perché una condizione di questo tipo genera più inefficienze. Il livello di volatilità è il perimetro in base al quale si struttura il prodotto: una volta definito tale livello, si può ricavare una strategia in grado di proteggere il capitale e generare rendimento”.

A LIVELLO GEOGRAFICO, DOVE SONO PRESENTI LE PIÙ INTERESSANTI OPPORTUNITÀ DA SFRUTTARE?


“Per motivi analoghi, le opportunità non sono predeterminate e legate ad uno specifico target geografico. Un gestore può decidere di concentrarsi su un’area precisa, oppure può valutare più aree perché in questo modo c’è la possibilità di cogliere più inefficienze e quindi più occasioni di rendimento. Insomma, meglio non porsi dei limiti geografici stringenti perché, secondo la mia esperienza, più aree geografiche può voler dire maggiori opportunità da cogliere”.

COME PUNTARE AL RENDIMENTO, PROTEGGENDO IL CAPITALE?


“La strada da seguire è quella di scegliere dei prodotti con una volatilità piuttosto contenuta, controllando il rischio. In questo senso, meglio privilegiare prodotti con drawdown (ossia il movimento da un picco a un minimo, ndr) contenuti e tempi di recupero delle perdite ragionevoli ma soprattutto non bisogna mai perdere di vista una regola sempre valida quando si parla di investimenti, ossia la decorrelazione”.

COSA FARE PER DECORRELARE E DIVERSIFICARE ADEGUATAMENTE IL PORTAFOGLIO?


“Prendiamo il più recente crollo dei mercati. A marzo 2020, con il Covid, le Borse hanno messo a segno un fragoroso calo. Ecco, costruire una strategia con caratteristiche di decorrelazione implica la capacità di riuscire a dare rendimenti positivi anche in momenti così ad alto rischio e caratterizzati da una forte emotività. Questo è il nostro obiettivo”.

E POI C’È L’ELEMENTO TEMPORALE?


“L’orizzonte temporale è molto importante in termini di decorrelazione. Riuscire a dare dei ritorni positivi quasi tutti gli anni è l’obiettivo che ogni gestore dovrebbe cercare di raggiungere. Questo significa, per l’investitore, avere sempre a disposizione il proprio patrimonio, facendo affidamento su una crescita costante nel corso del tempo. In momenti di difficoltà, si cerca soprattutto di proteggere il capitale”.

IN QUESTE PRIME SETTIMANE DEL 2022 CARATTERIZZATE DA VOLATILITÀ SUI MERCATI, COME POSIZIONARE IL PORTAFOGLIO?


“Nel 2022 abbiamo assistito ad un incremento della volatilità, soprattutto per il mutato approccio in politica monetaria da parte delle banche centrali. Una strategia di arbitraggio tende, in questo contesto, ad essere favorita perché le inefficienze possono aumentare, anche a causa di scelte dettate dall’emotività. Per mitigare la volatilità si mira a diminuire il rischio nel portafoglio core, compensandolo da un ritorno del relative value in termini di aumento delle opportunità di rendimento legate all’amplificarsi delle inefficienze di mercato. La particolarità di questo approccio, che possiamo definire alternativo, è di offrire performance anche in momenti di forte instabilità. Se poi analizziamo l’andamento dell’indice Vix, che si può considerare come termometro della volatilità sui mercati, a parte qualche fiammata nelle scorse settimane, è rimasto a livelli contenuti. Mi aspetto ancora decise oscillazioni sui mercati nel 2022, prospettiva che nel medio termine favorisce sicuramente questa strategia”.

PERCHÉ PER LIMITARE IL RISCHIO OCCORRE ANCHE PRIVILEGIARE STRUMENTI QUOTATI SU MERCATI REGOLAMENTATI?


“Anche se acquisto uno strumento OTC, è fondamentale che quello strumento sia negoziabile su mercati regolamentati, perché garantiscono al cliente che investe maggiore trasparenza sia in termini di valorizzazione del prezzo sia di liquidabilità dello strumento. Prendiamo l’esempio dell’Italia: noi abbiamo un mercato obbligazionario regolamentato caratterizzato da volumi importanti. Assumere un’esposizione su uno strumento negoziabile su questo mercato significa poter dare all’investitore una valorizzazione al prezzo di mercato e poter liquidare la posizione in tempi brevissimi grazie all’elevato volume di scambi. Al contrario investire su strumenti illiquidi implicherebbe minor trasparenza per quel che concerne la valorizzazione (in quel caso non esiste un prezzo di mercato, per cui bisogna far riferimento alla modellizzazione) ed il profilo di liquidabilità non è determinabile, in quanto l’effettiva negoziabilità dipende dalla presenza di controparti interessate all’acquisto dell’asset”.

Trasparenza e liquidabilità rappresentano due punti imprescindibili della nostra strategia relative value su fixed income: il rischio si contiene anche considerando questi aspetti, che in determinate circostanze di mercato possono diventare cruciali per la protezione del capitale investito.
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