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La giornata sui mercati

Borse europee in rosso con la Russia che frena sul vertice con Biden

I listini del Vecchio Continente si indeboliscono, dopo un avvio all'insegna dell'ottimismo con la prospettiva di un summit tra i presidenti di Usa e Russia. A Piazza Affari in rosso Exor, dopo contestazione fiscale

di Fabrizio Arnhold 21 Febbraio 2022 09:18
financialounge -  borse mercati petrolio Russia ucraina USA

Dopo un avvio in verde, le Borse europee girano in negativo. La Russia ha precisato che non ci sono ancora “piani concreti” per un vertice con il presidente Usa, Joe Biden. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che un incontro o una chiamata tra Biden e Putin resta possibile, ma l’accordo specifico finora si è esteso solo ai ministri degli Esteri statunitense e russo, che dovrebbero vedersi giovedì.

BORSE IN ROSSO


L’ottimismo per un summit tra Putin e Biden aveva dato vigore ai listini europei in apertura di sessione. Poi la precisazione della Russia ha fatto aumentare la volatilità. A Piazza Affari il Ftse Mib segna -0,78%, il Dax a Francoforte -0,31%, il Cac 40 di Parigi -0,79%, l’Ibex 35 di Madrid -0,35% e il Ftse 100 di Londra -0,0,04%.

BORSE ASIATICHE RIDUCONO LE PERDITE


L’attenzione degli investitori resta puntata sull’inflazione e sulle mosse delle banche centrali. Nella notte le Borse asiatiche hanno limitato le perdite, mentre si è ridotta la domanda di asset sicuri: l’oro è sceso sotto i 1.900 dollari l’oncia e i Treasury sono in calo. Sul mercato valutario, l’euro sale a 1,1374 dollari. In lieve calo il prezzo del greggio, con il Wti scadenza aprile che viene scambiato sotto i 90 dollari al barile, mentre il Brent a 93,17 dollari al barile (-0,4%). Lo spread ha aperto stabile a 164 punti base.

A PIAZZA AFFARI FOCUS SU EXOR E TIM


Spostando lo sguardo sui singoli titoli, a Piazza Affari finisce sotto la lente Exor, che perde oltre il 4%, dopo che venerdì a mercati chiusi ha definito con l’Agenzia delle Entrate una complessa contestazione in materia fiscale. In perdita anche Tim (-1,50%), dopo la nota in cui esprime “disappunto e preoccupazione” in merito alle indiscrezioni di stampa sul piano industriale circolate domenica e precisando che sono “dannose e infondate”. Bene invece Nexi, in rialzo dello 0,57%.
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