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La ripresa del made in Italy

È boom di vendite per l’Amarone

Un anno d'oro per i vini della Valpolicella, apprezzati in Italia ma soprattutto all'estero. Cresce l'export in Canada, Stati Uniti e Svizzera, seguiti da Regno Unito e Germania

di Annalisa Lospinuso 16 Febbraio 2022 10:34
financialounge -  Amarone Christian Marchesini Consorzio tutela vini Valpolicella export Ripasso vino

Il 2021 è stato un anno ottimo per il settore del vino e in particolare per le produzioni della Valpolicella (Verona), con una crescita in doppia cifra per l’Amarone e per il Ripasso. I dati sono stati comunicati dal Consorzio tutela vini Valpolicella che ha sottolineato come l’incremento sia dovuto soprattutto alle vendite, meno all’aumento di produzione.

IN TESTA L’AMARONE


L’Amarone, considerato il re della Valpolicella, ha registrato un boom di vendite nel 2021, in aumento del 24% rispetto all’anno precedente, con un incremento del 16% delle esportazioni e del 39% a valore di quelle in Italia. Oltre il 60% delle vendite è extra nazionale, diretto soprattutto in Canada, Stati Uniti e Svizzera, seguiti a ruota da Regno Unito e Germania.

SEGUE IL RIPASSO


Un anno da incorniciare anche per il Ripasso, il secondo vino della denominazione, che ha chiuso il 2021 con un balzo del 15% nelle vendite trainate dal mercato interno (+34%).

AUMENTANO I VIGNETI E LE PRODUZIONI


Secondo i dati del Consorzio tutela vini Valpolicella, anche i vigneti hanno aumentato l’estensione, ora a 8.573 ettari (2% in più), e di conseguenza la produzione è cresciuta dell’8,6% sul 2020. Ma il vero boom si è registrato sulle vendite che si sono impennate del 16% sull’anno precedente. Secondo l'indagine compiuta da Nomisma Wine Monitor, su un campione di imprese rappresentativo della metà della produzione imbottigliata, il rimbalzo si è avuto soprattutto sulla domanda italiana, con uno scatto rispetto al 2020 del 31% a valore e un export in crescita dell'8%, anche grazie ad un incremento nel prezzo medio.

RIPRESA POST-PANDEMIA


“I risultati - ha commentato il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini - confermano l’ottimo stato di salute di una denominazione che ha saputo reagire nel migliore dei modi all'emergenza. Il lavoro però non è finito, soprattutto relativamente alla promozione del nostro vino identitario, il Valpolicella. Per questo al centro della politica del Consorzio ci saranno il rilancio del valore e della qualità di questa etichetta”.
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