Goldman Sachs: “Se la Russia invaderà l’Ucraina, sui mercati reazione più pesante della Crimea”

Niente a che vedere con la Crimea. Sui mercati azionari l’eventuale reazione dell’Ucraina da parte della Russia sarebbe più pesante. Lo sostiene Peter Oppenheimer, Chief Global Equity Strategist di Goldman Sachs. E un assaggio di quello che potrebbe succedere c’è stato questo lunedì, con il crollo dei listini con l’intensificarsi dei timori di un’azione militare.

TENSIONE ALTISSIMA

Il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Jake Sullivan, domenica ha avvertito che un’incursione dei soldati di Putin potrebbe avvenire “da un giorno all’altro” e l’Ucraina ha chiesto un incontro con la Russia nelle prossime 48 ore.

EUROPA PESANTE

Le Borse europee hanno iniziato la settimana in forte ribasso, con cali su tutti i principali listini. Per Oppenheimer la volatilità resterà molto alta per tutta la settimana, almeno fino a quando la situazione geopolitica in Ucraina non si risolverà. Wall Street ha aperto la giornata di contrattazioni con ribassi contenuti (il Dow Jones a -0,22%, lo S&P 500 a -0,17% e il Nasdaq a +0,26%), con i listini che migliorano dopo l’apertura russa al dialogo.

MOSCA APRE AL DIALOGO

La Russia ha detto che esiste una possibilità di risolvere la crisi ucraina attraverso la via diplomatica. “Come ministro degli Affari esteri, devo dire che una possibilità c’è sempre”, ha risposto il ministro Lavrov in una intervista rilasciata insieme a Putin alla tv russa. Le occasioni di dialogo “non sono chiuse ma non devono durare all'infinito”, ha continuato il ministro, aggiungendo che Mosca è “pronta ad ascoltare delle contro-proposte serie” anche per “continuare ad aumentare queste possibilità”.