Le Borse tentano il rimbalzo

Avvio positivo per le Borse europee dopo il profondo rosso di ieri. Il Ftse Mib di Milano guida la riscossa dei listini con un rialzo superiore all'1%, a poca distanza seguono Parigi, Francoforte e Londra.

SPERANZE PER IL PIANO BIDEN

I mercati tornano a respirare dopo la pesante seduta di ieri. Anche Wall Street ha accusato il colpo, ma nella mattinata europea i futures Usa sono tornati in territorio positivo trascinando Asia ed Europa. A fare ben sperare, negli Usa, è anche il parziale dietrofront del senatore democratico Joe Manchin sull'approvazione di una versione leggermente ridotta e rivista del piano infrastrutturale Build Back Better.

QUINTO VACCINO IN EUROPA

Le altre notizie positive di giornata riguardano la diffusione del contagio. La variate Omicron si conferma meno grave del previsto: pur diffondendosi più rapidamente, i sintomi sono meno severi rispetto alla Delta. Inoltre, Moderna ha annunciato che la terza dose del suo siero protegge anche da Omicron e l'Europa ha dato il via libera a Novavax, che va ad aggiungersi ai quattro vaccini già autorizzati.

ASIA IN VERDE

I mercati asiatici rimbalzano grazie anche ai conti sopra le attese del produttore di semiconduttori Micron. La Borsa di Tokyo ha chiuso con un rialzo del 2,08%. Bene anche l'Hang Seng di Hong Kong (+1,1%) e la Borsa di Shanghai, che ha chiuso a +0,88%. Dalla Cina arriva la notizia del nuovo sostegno del governo al mercato immobiliare, anche se prosegue la stretta di Pechino sul settore tecnologico. Questa volta a farne le spese è stata la regina del live streaming Viya, multata per 210 milioni di dollari per presunta evasione fiscale. Dopo la notizia le principali piattaforme di streaming hanno accusato forti ribassi in Borsa.

PETROLIO IN RIALZO

In risalita anche i prezzi del petrolio protagonisti ieri di una netta caduta: il Brent febbraio sale di un punto percentuale a 72,28 dollari al barile, stesso movimento per il Wti febbraio a 69,58 dollari al barile. Guadagna terreno il Bitcoin (+4%) che si riporta poco sotto i 49mila dollari. Sul fronte dei dati macro delude l'indice di fiducia dei consumatori tedeschi (Gfk) sceso più del previsto.