È online il nuovo numero di Stay On Track di Amundi ETF

Il numero di dicembre di Stay On Track, il periodico di Amundi sugli investimenti passivi, parte dall'evento di maggior richiamo dell'ultima parte dell'anno: la COP26 di Glasgow. Un appuntamento molto sentito, che forse non ha rispettato le attese (fin troppo alte) ma che comunque ha messo in evidenza la direzione positiva degli sforzi per raggiungere il target di 1,5°.

TRANSIZIONE GIUSTA

Partendo da Glasgow, Stay On Track si concentra sulla sostenibilità e sul ruolo che la finanza può avere nel processo verso una transizione più giusta. Un cambiamento di prospettiva in corso, che vede gli investimenti passivi in prima linea per il raggiungimento di un mondo“climate neutral”. Emblematico, in questo senso, è il percorso che negli anni ha compiuto Amundi, che già nel 2014 ha co-sviluppato una serie di indici low carbon e continua a lavorare sulla strada dell'innovazione.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Sulla scia della spinta impressa dall'Unione Europea, la stessa Amundi ha già lanciato un'intera serie di ETF che replicano indici Climate Transition Benchmark e Paris-aligned Benchmark. In questo numero di Stay On Track, dunque, vengono approfonditi questi aspetti che permettono agli ETF di rispondere in modo trasparente all’esigenza di investire in modo coerente con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi che, legittimamente, sempre più investitori fanno proprie.

2022 ANNO COMPLESSO

Il 2022 sarà un anno di grandi sfide, economiche e soprattutto ambientali. Quindi, oltre alla comprensione di quanto accaduto a Glasgow, buona parte di questo numero di Stay On Track è dedicato all'outlook 2022. Perché ormai è il momento di mettere in pratica tutte le accortezze per un modello di crescita sostenibile. E gli investimenti indicizzati hanno un ruolo da svolgere in questa transizione.

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