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Musk: “Sto pensando di mollare il lavoro per fare l’influencer full time”

Il tweet del ceo di Tesla fa perdere l’1% al titolo a Wall Street. Resta da capire quanto si possa prendere seriamente l’annuncio social, visto che in passato non sono mancate altre uscite provocatorie

di Fabrizio Arnhold 10 Dicembre 2021 15:28
financialounge -  azioni Elon Musk smart social Tesla

L’amministratore delegato di Telsa, Elon Musk, sta pensando di lasciare il lavoro per diventare un influencer a tempo pieno, secondo quanto riportato dal suo account Twitter. “Penso di lasciare il mio lavoro e diventare un influencer a tempo pieno”, ha twittato il patron di Tesla. Difficile prenderlo sul serio, però, considerando che l’eccentrico capo del marchio di auto elettriche più famoso al mondo si lancia spesso in dichiarazioni social provocatorie.


IL TITOLO IN RIBASSO


Solitamente dopo ogni dichiarazione social si registrano dei movimenti sul titolo di Tesla che, anche oggi, perde circa l’1% nel pre-market. Il mese scorso, Musk aveva chiesto ai suoi follower su Twitter un’opinione circa il vendere il 10 per cento della sua partecipazione in Tesla. La maggioranza aveva detto sì. E da allora la vendita di azioni è proseguita, arrivando a toccare un totale di 12 miliardi di dollari.

LA VENDITA DI AZIONI


Il fondatore di Tesla ha venduto circa 934.091 azioni dell'azienda a un prezzo unitario di circa 1.030 dollari per un totale di 963 milioni di dollari. I numeri sono quelli della Sec dai quali si apprende che Musk ha contestualmente esercitato i diritti previsti dal suo programma di stock option (che risale al 2012) acquistando 2,17 milioni di azioni Tesla al prezzo di 6,24 euro ad azione. I proventi saranno utilizzati per pagare le tasse sul profitto ottenuto esercitando le stock options.

VENDERE SUI MASSIMI


Elon Musk non è l’unico a vendere in grandi quantità di azioni sui massimi. Come riportato dal Wall Street Journal, fondatori delle grandi società stanno scaricando le loro azioni approfittando di quotazioni sui massimi storici e in vista di possibili cambiamenti nella normativa fiscale degli Stati Uniti. Nel 2021, quarantotto top manager hanno raccolto più di 200 milioni di dollari ciascuno dalla vendita di azioni. Tra le operazioni ci sono quelle dei co-fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, ma anche Mark Zuckerberg e Ronald Lauder e la famiglia Walton, proprietaria di Walmart.
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