Finanza sostenibile

Capitalizzare la transizione climatica con un approccio multi-asset: la ricetta di abrdn

Secondo Craig MacKenzie (abrdn) una strategia multi-asset può offrire agli investitori un’esposizione incentrata sul tema del clima, gestendo al contempo con cautela i rischi associati a rendimenti potenzialmente più elevati

di Leo Campagna 30 Novembre 2021 19:00

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Dopo l’Europa e gli Stati Uniti, che si sono impegnati a ridurre le emissioni nette di CO2 entro il 2050, anche la Cina ha annunciato di volerlo fare entro il 2060. Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie abbiamo la possibilità di garantire ai nostri figli un mondo più sostenibile ma molto dipenderà dalle scelte di investimento che faremo da subito.

UN OBIETTIVO CLIMATICO CHIARO


“Tuttavia, trovare fondi di investimento con una forte esposizione alle tecnologie che renderanno possibile la transizione verso un mondo a basse emissioni può essere sorprendentemente difficile. Tali tecnologie includono i veicoli elettrici, la generazione di energia rinnovabile e le relative infrastrutture, l’efficienza energetica, le batterie e il riscaldamento rinnovabile”, fa sapere Craig MacKenzie, Head of Strategic Asset Allocation Research, abrdn. In base alla propria esperienza, il manager rivela che sono davvero pochi i prodotti finanziari effettivamente progettati per perseguire un obiettivo climatico chiaro.

LA NORMATIVA UE SUSTAINABLE FINANCE DISCLOSURE REGULATION (SFDR)


In quest’ottica, un contributo di rilievo lo fornisce la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). La nuova regolamentazione UE sull’informativa di sostenibilità nei servizi finanziari obbliga i fondi con obiettivi di sostenibilità a comunicare la propria esposizione ad attività commerciali considerate “sostenibili” secondo una definizione oggettiva (la Tassonomia UE). Uno schema trasparente che dovrebbe semplificare la scelta a tutti coloro che puntano a investire con un obiettivo climatico.

UN PORTAFOGLIO ALLINEATO ALLA TASSONOMIA UE


“Da una nostra analisi iniziale è emerso che i benchmark azionari globali standard presentano un’esposizione ad attività allineate alla Tassonomia UE compresa solo tra il 5 e il 10%. Un po’ meglio molti dei fondi etichettati come sostenibili che raddoppiano tale esposizione arrivando al 20%” riferisce MacKenzie. Secondo il manager di abrdn, una possibile soluzione per aumentare in modo significativo tale esposizione consiste nel partire da una lista di aziende il cui core business sia orientato a fornire risposte alla crisi climatica. In tal modo gli investitori possono garantirsi un portafoglio allineato alla Tassonomia UE potenzialmente al 75%.

BENCHMARK AZIONARI TRADIZIONALI


Una soluzione che, da un lato assicura all’investitore una più genuina aderenza al tema clima ma, dall’altro, implica che la performance di un tale fondo devierà da quella dei benchmark azionari standard che risultano esposti solo per il 5% a tale tema. Un esempio è quello ben illustrato nel grafico sotto in cui si mette a confronto l’andamento dell’indice S&P Clean Energy e un paniere di titoli focalizzati sul tema clima studiato da abrdn.



UN PERCORSO DI INVESTIMENTO MENO ACCIDENTATO


Come possiamo rendere il percorso di investimento meno accidentato per coloro che intendano posizionarsi da subito sul climate change? “Riteniamo che l’approccio multi-asset sia particolarmente interessante. I gestori che seguono questa strategia possono infatti offrire agli investitori un’esposizione incentrata sul tema del clima, gestendo al contempo con cautela i rischi talvolta associati a rendimenti potenzialmente più elevati” spiega MacKenzie.

UN EFFICACE APPROCCIO MULTI-ASSET


Per essere davvero efficace l’approccio multi-asset deve puntare a garantire la diversificazione su due livelli: tramite i titoli azionari e in un’ottica trasversale rispetto alle asset class. “La componente azionaria può essere investita in modo significativo in un’ampia gamma di aziende esposte a loro volta al tema del clima. Il resto del portafoglio può invece essere impiegato in modo diversificato nelle varie asset class, detenendo ad esempio posizioni tematiche pure legate al clima tramite obbligazioni e azioni green e infrastrutture per le energie rinnovabili” conclude l’Head of Strategic Asset Allocation Research di abrdn

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