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Crisi energetica, le rinnovabili sono la soluzione e non la causa

Jennifer Boscardin-Ching, Client Portfolio Manager del fondo Pictet-Clean Energy di Pictet AM sottolinea che una transizione all’energia pulita è la soluzione agli attuali problemi sul mercato di gas e elettricità

di Virgilio Chelli 26 Novembre 2021 13:00
financialounge -  ESG Fonti rinnovabili Jennifer Boscardin-Ching Pictet Asset Management transizione energetica

Malgrado gli inevitabili scossoni lungo la strada, le ragioni economiche e ambientali alla base della transizione energetica non sono mai state così lampanti. L’attuale crisi energetica conferma che per avere sistemi energetici più ecologici, economici e stabili non si può prescindere dalla transizione ‘verde’. Governi e autorità nei mesi e negli anni a venire cercheranno di favorire la transizione all’energia pulita che, in presenza di migliori economie di scala per tecnologie come le rinnovabili, batterie per la rete elettrica o per i veicoli, e dispositivi a basso consumo, creerà un contesto più favorevole all’investimento come nel caso del fondo Pictet-Clean Energy.

UNA SOLUZIONE PIÙ SOSTENIBILE


Lo sottolinea di Jennifer Boscardin-Ching, Client Portfolio Manager del fondo Pictet-Clean Energy di Pictet Asset Management, ricordando le parole del Direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia che a settembre ha affermato che la transizione all’energia pulita adeguatamente gestita “è la soluzione agli attuali problemi sul mercato del gas e dell’elettricità, non la loro causa”. Con i costi dell’energia schizzati per la scarsità delle scorte e la robustezza della domanda, la transizione verso fonti rinnovabili, accompagnata da un miglioramento nello stoccaggio e nell’efficienza, si afferma ancora di più come la soluzione più sostenibile per ambiente e crescita economica.

EUROPA DIPENDENTE DAL GAS


La COP26 di Glasgow ha fissato i prossimi passi per azzerare le emissioni nette globali entro il 2050, ma la carenza mondiale di gas naturale dovuta alla scarsità delle scorte ha innescato l’innalzamento dei prezzi che verosimilmente renderà le bollette estremamente salate nei mesi invernali, e ci si chiede quale impatto avranno questi rincari sulla transizione energetica. Un mix di offerta più diversificato contribuirebbe ad accrescere l’indipendenza energetica e a ridurre quindi l’esposizione alla volatilità dei prezzi, visto che il mix energetico dell’UE è tuttora composto per circa il 70% da combustibili fossili, mentre oltre tre quarti delle importazioni di gas naturale nell’UE provengono da Russia, Norvegia, Algeria e Qatar. Questo mette in luce l’importanza di incrementare la produzione interna di energia solare ed eolica e la capacità di stoccaggio.

ENERGIA PULITA ANCHE PIÙ CONVENIENTE


I dati scientifici indicano chiaramente che la transizione green a scapito dei combustibili fossili dovrà avvenire nel minor tempo possibile per scongiurare le ripercussioni più gravi del cambiamento climatico. Kadri Simson, Commissario europeo per l’energia, ha chiarito che “l’impennata del prezzo dell’energia non è riconducibile alla politica sul clima o ai costi delle rinnovabili, bensì al significativo rincaro dei combustibili fossili in una fase in cui l’energia pulita disponibile a prezzi convenienti non è ancora sufficiente a soddisfare la domanda complessiva”. La crisi attuale ha alimentato i timori di effetti sull’inflazione, ma oggi le rinnovabili rappresentano la fonte più conveniente per l’elettricità in gran parte del mondo con un effetto deflazionistico perché le fonti sottostanti, come vento e sole, sono “gratis”. Non si escludono episodi di volatilità dei prezzi, ma incrementare generazione e stoccaggio di energia pulita è il modo migliore per ridurre il costo dell’energia nel lungo periodo, sottolinea Boscardin-Ching.

ARGINARE LA VOLATILITÀ DI OFFERTA E PREZZI


Per arginare la volatilità durante la transizione, aumentare la capacità di stoccaggio dell’energia deve essere in cima alla lista delle priorità. Per lo stoccaggio a breve termine esistono già soluzioni efficienti ma lo stoccaggio a lungo termine rappresenta tuttora una sfida. Per questo, secondo l’esperta di Pictet AM, il gas naturale potrebbe rappresentare ancora una strada temporanea da percorrere per qualche tempo, ma nel lungo periodo lo stoccaggio a costi contenuti ed emissioni zero contribuirà in modo determinante al raggiungimento dei target di azzeramento delle emissioni.

EFFICIENZA ENERGETICA CRUCIALE


Il dibattito è incentrato sull’offerta, sottolinea Boscardin-Ching, e sistemi efficienti in grado di soddisfare tempestivamente la domanda sono essenziali per gestire la volatilità dei prezzi, mentre interventi per stabilizzare la domanda permetterebbero di adeguarsi alle fluttuazioni di offerta e prezzo dell’elettricità. In uno scenario prezzi di energia e materie prime sono in aumento, l’efficienza energetica per controllare la domanda diventa più importante sia per il funzionamento del sistema nel complesso sia per il contenimento dei costi, ed è centrale per la transizione energetica.
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