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Titoli tech nel mirino

Nuova stretta del governo cinese su Tencent

D'ora in avanti il colosso tech dovrà richiedere l'approvazione di Pechino per presentare al mercato tutti gli aggiornamenti delle proprie app

di Maurizio Nicola 25 Novembre 2021 15:51
financialounge -  cina smart Tencent

Non si ferma la morsa di Xi Jinping contro il settore tecnologico. D'ora in avanti, Tencent, colosso del tech cinese con circa 500 miliardi di dollari di capitalizzazione e investimenti ovunque anche nel comparto musicale, dovrà richiedere l'approvazione del governo cinese per le nuove app e gli aggiornamenti delle applicazioni esistenti. È quanto riferito dall'emittente statale CCTV, dopo che secondo le authority di Pechino, diverse app realizzate dalla società hanno violato le norme sulla privacy “in più di un'occasione”.

APP SOSPESE


Le approvazioni delle app sono attualmente sospese, con il ministero dell'Industria e dell'Information Technology cinese che deve ora esaminare tutte le nuove app e gli aggiornamenti prima che possano essere proposti al mercato. Questo processo, ha affermato l'emittente senza citare una fonte, potrebbe richiedere una tempistica di una settimana. Il titolo ha comunque chiuso in rialzo dell'1,2% sulla Borsa di Hong Kong, dopo che un portavoce del gruppo ha spiegato alla CNBC che la società “sta lavorando continuamente per migliorare le funzionalità di protezione degli utenti”, e sta collaborando “regolarmente con le agenzie governative competenti per garantire la conformità normativa. Le nostre app rimangono funzionanti e disponibili per il download”.

STRETTA SULLA TECNOLOGIA


La morsa normativa del governo di Pechino sul tech fa parte del piano più ampio di Xi Jinping “Cina 2050” già espresso nei diversi congressi del Partito Comunista degli scorsi anni, e che prevede uno sguardo molto più attento sui settori strategici del Paese (come immobiliare e istruzione online) che negli anni hanno beneficiato dell'assenza di normative. Una delle misure più importanti in questo senso, e che ha colpito anche le grandi tech quotate all'estero come Didi e Alibaba, è stata una legge sulla protezione dei dati personali che si concentra sulla raccolta ed elaborazione dei dati degli utenti.

TENCENT TRA LE PIÙ COLPITE


Tencent è stata una delle grandi società del tech che hanno risentito di più delle misure di Pechino, soprattutto dopo i divieti sui minori messi in atto a fine estate. Ad agosto, infatti, sono stati imposti limiti all'uso dei videogiochi per gli under 18, i quali potranno usufruire dei giochi online solo tre ore di videogiochi online a settimana e durante le finestre designate dal governo, misura che aveva affossato l'indice tecnologico della Borsa di Hong Kong.

PERDITE PUBBLICITARIE


Oltre alle misure effettive, uno dei danni più importanti per il colosso cinese sono state le perdite sul lato pubblicitario, visto che le società di advertising hanno investito sempre meno nei gruppi più esposti alle politiche di Xi. Nonostante un tasso di crescita annuale dei ricavi del 13% a 142,4 miliardi di yuan nel terzo trimestre, secondo i dati Reuters la cifra rappresenta il numero più basso dalla quotazione in borsa avvenuta nel 2004.
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