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Investimenti nel luxury

GAM: sempre più partnership nella moda per soddisfare la Generazione Z

Le collaborazioni tra i vari brand o con le influencer sono ormai un trend che cerca di rispondere alle abitudini di consumo dei più giovani, target molto importante per il settore moda

di Leo Campagna 25 Novembre 2021 18:30
financialounge -  chiara ferragni GAM Investments generazione Z Luxury mooda trend

L’annuncio della partnership tra le case del lusso, come Balenciaga e Gucci, entrambe del gruppo Kering, per la collezione Aria di Gucci che sarà nei negozi nell’autunno/inverno 2021, ha suscitato grande interesse riportando alla ribalta il ruolo crescente delle collaborazioni tra marchi del lusso. Un fenomeno non nuovo come per esempio la collaborazione tra Hermès e Apple Watch (2015) a quella tra Louis Vuitton e Supreme (2017).

LA GENERAZIONE Z


“Si tratta di un fenomeno in forte ascesa sulla scia della crescente importanza dei consumatori appartenenti alla Generazione Z, le persone nate tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni del decennio 2010” fa sapere Swetha Ramachandran, Investment Manager e Responsabile del fondo GAM Luxury Brands Equity di GAM Investments. In base alle previsioni entro il 2025 rappresenteranno oltre il 20% del mercato globale dei beni di lusso personali: riuscire a conquistare uno quota di spesa di questa categoria di consumatori costituisce un fattore cruciale per il settore del lusso.

INDAGINE BOSTON CONSULTING GROUP


Un aspetto importante che emerge è che i consumatori più giovani, in particolare la Generazione Z, sembra siano particolarmente inclini ad acquistare le collezioni frutto di collaborazioni tra marchi. Una conferma in questo senso l’ha fornita un’indagine di Boston Consulting Group (BCG) secondo la quale i consumatori cinesi appartenenti alla Generazione Z si dichiarano molto interessati ai sodalizi tra marchi.

EDIZIONI LIMITATE


Il senso di esclusività e di limited edition risulta particolarmente attrattivo per i consumatori con le collaborazioni, così come dimostrato dall'unione di Dior e Nike per le scarpe da ginnastica Air Jordan 1. “Questa limited edition prevedeva solo 13.000 paia di scarpe, al prezzo di 2.000 dollari nella versione che non copre la caviglia e di 2.200 dollari nella versione alta. Sul sito si sono registrate cinque milioni di persone nel tentativo di aggiudicarsene un paio” riferisce Ramachandran.

TOD’S E CHIARA FERRAGNI


Un’altra frontiera nelle collaborazioni nel settore del lusso è quella con gli influencer o vip, come nel caso della nuova collezione Ivy Park per Adidas firmata da Beyoncé e Fenty Beauty per Sephora (gruppo LVMH) di Rihanna. “Tod’s ha addirittura inserito nel suo consiglio di amministrazione l’influencer Chiara Ferragni, che conta su un’audience di 23 milioni di follower su Instagram. Una scelta che  apre la strada a collaborazioni potenzialmente interessanti alla luce della apprezzata linea di abbigliamento dell’influencer italiana e delle sue competenze nella vendita di moda sui social media” riferisce la manager di GAM Investments.

CONSUMATORI CINESI DI BENI DI LUSSO


In ogni caso tutti i grandi marchi guardano alla Cina il cui bacino di clientela risulta sempre più alla ricerca di beni di lusso con caratteristiche tipiche locali. Nella loro analisi sui consumatori cinesi di beni di lusso, BCG e Tencent hanno evidenziato che i marchi possono presentare un’immagine interessante per i loro consumatori target nel momento in cui riescono a coniugare i migliori artigiani europei con le specifiche culturali cinesi. Un esempio? L’enorme successo tra i consumatori cinesi della collezione esclusiva in edizione limitata della stilista Angel Chen per Canada Goose nella primavera 2021, che mescola l’estetica occidentale con quella asiatica.
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