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Shock energetico moderato

AllianzGI: nessuna stagflazione e ripresa robusta

L’outlook di novembre di Allianz Global Investor di Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist Global Economics & Strategy non vede alle porte una situazione da anni '70, crescita in rallentamento ma robusta

di Virgilio Chelli 6 Novembre 2021 15:00
financialounge -  AllianzGI investimenti Stefan Rondorf

La situazione attuale non sfocerà in una stagflazione simile a quella degli anni ’70, perché oggi la crescita è lontana dalla stagnazione e il rincaro del petrolio è molto meno marcato. Il rialzo dei prezzi di gas naturale e petrolio, che si riflette nell’aumento dei costi di riscaldamento e benzina e dei costi di trasporto, sembra condurre a una stagflazione. Ma AllianzGI la pensa diversamente, come spiega nell’outlook di novembre Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist Global Economics & Strategy, citando due motivi. Il primo è che l’espansione economica è ben lontana dalla stagnazione, la crescita è in rallentamento ma resta robusta, e i rischi di recessione al momento sono pressoché assenti. Il secondo è che lo shock dell’offerta di petrolio è decisamente più moderato rispetto agli anni ’70, quando l’aumento del prezzo del greggio a 2 anni sfiorava il 150%, mentre oggi si attesta nell’ordine del 20-25%.

SITUAZIONE DELICATA PER LE BANCHE CENTRALI


Secondo l’esperto di AllianzGI si può ancora supporre che nel 2022 la maggior parte dei fattori alla dell’inflazione tornerà alla normalità, ma restano elementi di tensione, più in USA che in Europa, il che crea una situazione delicata per le banche centrali. Sinora tuttavia il contesto per i mercati azionari non si è ancora rivelato particolarmente complesso e le Borse possono continuare a beneficiare di risultati aziendali solidi, mentre le valutazioni a volte molto elevate sono giustificate da tassi reali decisamente contenuti. Ma, nell’immediato, anche per le azioni la situazione potrebbe complicarsi.

LE AZIONI GLOBALI REGGONO BENE


Rondorf sottolinea che i mercati azionari globali finora hanno retto bene al rallentamento della crescita, perché i tassi di espansione si stanno semplicemente normalizzando e non si rilevano rischi di recessione. I timori di una possibile crisi trainata dalle traversie del mercato immobiliare cinese si sono per il momento attenuati. Il motore della crescita cinese è ancora ingolfato, mentre negli USA i dati evidenziano ripresa dopo la flessione da variante Delta. Le valutazioni azionarie restano elevate, ma sono tuttavia sostenute da tassi reali molto bassi, mentre praticamente non esistono alternative fra gli asset reali, dato che in molte aree gli immobili sono molto più onerosi.

INFLAZIONE CRITICA PER LE OBBLIGAZIONI


Per le obbligazioni invece, secondo l’esperto di AllianzGI, il trend rialzista dell’inflazione risulta particolarmente critico, perché ai rendimenti in molti casi negativi si aggiunge la flessione del valore reale di cedole e rimborsi. L’inflazione potrebbe inoltre accrescere le pressioni sulle banche centrali. Tra quelle dei principali paesi, la Bce continua a portare avanti una linea espansiva, come la banca centrale giapponese. Gli investitori in cerca di rendimento continueranno probabilmente a puntare sui mercati del credito, che resta vulnerabile a correzioni, per cui secondo Rondorf è opportuno adottare un approccio selettivo.

DOLLARO SUPPORTATO MA RESTA SOPRAVVALUTATO


Sul fronte valutario il dollaro USA si conferma per il momento ben supportato, anche se in base ai modelli proprietari di AllianzGI risulta sopravvalutato rispetto alle principali valute dei Paesi avanzati e anche emergenti. Tra i fattori negativi per il dollaro medio termine Rondorf cita i“deficit gemelli” USA. Le commodity invece sono da sempre la miglior protezione contro l’inflazione, seguite dalle azioni. Oltre a gas e petrolio, anche i metalli industriali come il rame sono tuttora molto richiesti in Cina nonostante il rallentamento, benché ultimamente il metallo rosso sia rimasto piuttosto stabile. Infine le strategie ESG, che in questo quadro restano un tema di investimento molto forte e presente in sempre più portafogli.
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