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Lotta al cambiamento climatico

Raiffeisen Capital Management: la transizione green passa dalle rinnovabili e dagli edifici verdi

Per la decarbonizzazione è necessario agire su più fronti: non soltanto attraverso l'uso più frequente delle energie pulite ma anche attraverso l'efficientamento dei palazzi

di Annalisa Lospinuso 4 Novembre 2021 18:30
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Se la pandemia ha sconvolto le nostre vite, il cambiamento climatico potrebbe avere effetti devastanti a lungo termine. Raiffeisen Capital Management ha posto l'accento sull'importanza di accelerare nella transizione energetica, ponendo massima attenzione alla scelta delle società in cui investire e all'uso delle energie rinnovabili come alternativa al carbonio.

TRANSIZIONE VERDE


Uno sguardo ai maggiori emittenti di gas serra evidenzia che il settore energetico produce circa due terzi del totale dei gas serra generati, ha fatto notare Hannes Loacker, senior fund manager di Raiffeisen Capital Management, e la produzione di elettricità causa un buon 40% delle emissioni totali di CO2 correlate all’energia. Anche se molti passi avanti sono stati compiuti nella transizione energetica, più di elettricità dal solare e dall’eolico non sarà sufficiente per rendere il settore più verde. “Ciò diventa ancora più evidente quando ci si rende conto che, secondo le previsioni dell'AIE, la domanda globale di elettricità dovrebbe aumentare del 50% nei prossimi 20 anni, tra l’altro, a causa della crescita della popolazione, nonché della crescente elettrificazione del settore dei trasporti”, ha aggiunto Loacker.

CRESCITA A LUNGO TERMINE


Anche la domanda si deve adeguare e deve diventare “più verde”. Come ha sottolineato Raiffeisen Capital Management, “l’AIE prevede che le capacità di produzione di elettricità dalle energie rinnovabili aumenteranno di quasi tre volte entro il 2040 (rispetto al 2019). L’aumento di gran lunga più significativo è previsto per l'elettricità solare. Le capacità dovrebbero aumentare di sei volte. L’elettricità eolica dovrebbe triplicare, mentre le capacità idroelettriche dovrebbero aumentare soltanto del 35%. Pertanto, l'energia solare e quella eolica hanno un ruolo estremamente importante nella lotta al cambiamento climatico”.

IL RUOLO DELLA POLITICA


Le istituzioni stanno incoraggiando questo passaggio epocale: oltre al Green Deal dell’UE, quasi tutti gli Stati si sono impegnati a ridurre le emissioni di CO2. Gli USA e il presidente Joe Biden vorrebbero assumere una sorta di ruolo pionieristico nella politica climatica, mentre la Cina si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2060.

ENERGIE RINNOVABILI


“Di fronte a questi obiettivi assolutamente ambiziosi, si può prevedere una crescita a lungo termine dei settori dell’energia solare ed eolica”, ha spiegato l’analista di Raiffeisen Capital Management. “Già adesso, nel campo dell’energia solare in alcuni Stati degli USA, ma anche in Europa - ha continuato - si sta assistendo a un vero e proprio boom dei pannelli solari sulle case. Gli operatori dei parchi solari, a loro volta, traggono profitto dai costi nettamente in calo della produzione di elettricità. Questi sono diminuiti di oltre l'85% negli ultimi dieci anni. Grazie a questi sviluppi favorevoli sul piano dei costi, in molte parti del mondo l’elettricità solare è già competitiva rispetto all’energia ottenuta da gas, carbone o dal nucleare”.

ENERGIA EOLICA


Per quanto riguarda l’energia eolica i costi sono diminuiti nettamente negli ultimi anni, perciò si aprono buone opportunità per le aziende che al momento sono ancora ritenute fondamentalmente i driver della crisi climatica. Da due o tre anni ormai, alcune delle grandi compagnie petrolifere e del gas sono entrate nel mercato, sperando così di migliorare i loro bilanci di CO2.

IDROGENO


L’energia solare ed eolica sono considerate fonti “intermittenti di elettricità”, a causa della disponibilità non costante del sole e del vento possono essere utilizzate molto meno di 24 ore al giorno. “Di conseguenza, il tema dell'immagazzinamento dell’energia ha un ruolo sempre più importante - ha spiegato Hannes Loacker -. Le batterie hanno lo svantaggio di poter coprire la domanda di elettricità solo per poche ore, al massimo per alcuni giorni. L’idrogeno, invece, può fungere da serbatoio di energia per più giorni e di tipo stagionale per la rete elettrica. Inoltre, costituisce circa il 75% di tutta la materia nell'universo (per massa)”. Può, quindi, contribuire alla decarbonizzazione della produzione globale di energia.

EFFICIENZA ENERGETICA


Altro capitolo importante è quello dell’efficienza energetica. Nell’UE, circa il 40% del consumo di energia è imputabile agli edifici. Allo stesso tempo, questi sono responsabili del 36% circa delle emissioni di gas serra correlate all’energia. Secondo le stime dell'UE, fino al 2030 saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi all’anno negli edifici affinché il tasso di ristrutturazione salga al 2%.

EDIFICI VERDI


In Europa c'è un gran numero di aziende che si sta dedicando al tema degli edifici verdi e sta dando il proprio contributo per aumentare l’efficienza energetica. In questo settore si intravedono buone opportunità di investimento.
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