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Scelta drastica

Mancano i chip, Apple dimezza la produzione di iPad

La carenza globale di componenti avrebbe spinto Apple a tagliare del 50% la produzione dei suoi tablet con il fine di destinarne i pezzi all’ultimo modello di iPhone

di Mauro Speranza 3 Novembre 2021 14:42
financialounge -  Apple iPad iPhone 13 microchip Smart Life

La crisi globale dell’offerta di chip sta colpendo diversi settori, dalle auto alle società tecnologiche, e tra i grandi nomi che sta subendo questa situazione ci sarebbe anche Apple. Il quotidiano Nikkei, infatti, ha rivelato che la casa di Cupertino avrebbe tagliato la produzione di tablet iPad di circa la metà rispetto ai piani originali, allo scopo di destinare più componenti alla realizzazione degli iPhone13. Inoltre, anche le parti destinate ai precedenti modelli di smartphone sarebbero state trasferite al nuovo arrivato, secondo fonti del giornale asiatico.

UNA SITUAZIONE DIFFICILE


In un’intervista recente rilasciata al Financial Times, il direttore finanziario di Apple, Luca Maestri, ha parlato di perdite causate dalla carenza di chip calcolate nell’ordine di circa sei miliardi di dollari. A peggiorare la situazione in Asia è stata la nuova diffusione del coronavirus nel continente, spingendo alla chiusura diverse fabbriche nel corso degli ultimi mesi, mentre aumentava la domanda dei prodotti Apple a causa dell’uscita di scena di Huawei dal mercato internazionale. Le vendite di iPhone nel terzo trimestre in Cina sono aumentate dell’83%, con le vendite di smartphone che arrivate a circa 192 miliardi di dollari, mentre quelle dell’iPad hanno portato appena 32 miliardi di dollari, nonostante rappresentino un terzo della quota di mercato globale dei tablet. Anche alla luce dei risultati, Apple ha deciso di dare priorità alla produzione di iPhone 13, vista la previsione di una domanda più forte di smartphone rispetto a quella dei tablet anche nei prossimi mesi, replicando quanto avvenuto nel 2020, quando alcune parti dell’iPad vennero riassegnate all’iPhone 12.

UNA CRISI DESTINATA A CONTINUARE


Fino a questo momento, Apple aveva resistito alla crisi delle forniture di microchip meglio della concorrenza grazie al suo potere d’acquisto e agli accordi di fornitura di lungo termine, coprendo la quota di mercato lasciata libera dai suoi rivali, sia nel mercato degli smartphone che dei tablet. Con l’arrivo della stagione natalizia, però, la situazione inizia a peggiorare e l’impatto della crisi potrebbe essere ancora peggiore nel quarto trimestre dell’anno, in considerazione anche del periodo di vacanze che si avvicina. “Oggi il gap fra domanda e offerta è stimabile tra il 25% e il 30%”, spiega Jean-Marc Chery, AD di Stmicroelectronics, società produttrice di componenti elettronici e fornitrice di Apple, secondo il quale la situazione dovrebbe migliorare solo a partire da metà 2022, “senza però colmare del tutto il gap, che rimarrà del 15%”. La normalizzazione, conclude Chery, potrebbe arrivare solo nel 2023, “con maggior equilibrio nei segmenti principali del mercato”.
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