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La giornata sui mercati

Borse prudenti in attesa della Fed

Seduta interlocutoria per i listini europei con gli occhi puntati sul meeting della Federal Reserve, che si concluderà domani con la conferenza stampa del governatore Jerome Powell

di Antonio Cardarelli 2 Novembre 2021 09:19
financialounge -  borse mercati Piazza Affari

Partenza nel segno della cautela per le Borse europee dopo l'ottima seduta di ieri, la prima del mese di novembre. Piazza Affari comincia in rosso per poi portarsi leggermente sopra la parità insieme al Dax di Francoforte. Prevale la prudenza, invece, sulla Bosa di Parigi (-0,05%) e Londra (-0,3%). A Milano da seguire, oggi, i titoli Ferrari e Stellantis oltre agli energetici, reduci dai rialzi di ieri.

OCCHI SULLA FED


Questa sera parte il meeting della Federal Reserve che si concluderà mercoledì nel tardo pomeriggio italiano con la conferenza stampa del governatore Jerome Powell. Gli investitori attendono indicazioni su modalità e tempistica del tapering, ovvero della riduzione dell'acquisto titoli, che avrà inevitabilmente effetti sul mercato. Al momento la Fed procede al ritmo di 120 miliardi di dollari al mese. Dopo i nuovi record toccati nella seduta di ieri, oggi i futures dei tre principali indici di Wall Street sono piatti.

FRENA L'ASIA


Seduta prudente, intanto, sui mercati asiatici. La Borsa di Tokyo, dopo il robusto rialzo di ieri innescato dalla vittoria alle elezioni della coalizione di governo, si prende una pausa con prese di profitto in vista della chiusura festiva di domani. L'indice Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,43% a 29.520 punti con le due principali compagnie aeree giapponesi ANA Holdings (+1,25% a 2,701,5 yen) e Japan Airlines (+ 1,95% a 2,505 yen) spinte dalle informazioni del quotidiano Nikkei secondo cui il Giappone dovrebbe presto ridurre le misure di quarantena contro il Covid-19 per i viaggiatori vaccinati, senza consentire per il momento nuovamente l'accesso nel Paese ai turisti stranieri. In rosso anche Hong Kong (-0,3%) e Shanghai (-1%).

VALUTE E MATERIE PRIME


Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro torna a 1,16 ma il movimento più significativo è il calo del dollaro australiano a 0,7473 dollari americani dopo le decisioni della banca centrale australiana che ha aperto al rialzo dei tassi prima del 2024. Per quanto riguarda le materie prime, petrolio sostanzialmente poco mosso (Brent a 84.8 dollari al barile, Wti a 83,9 dollari) in attesa del meeting dell'Opec+ in programma giovedì. In leggero calo l'oro a 1.792 dollari l'oncia, perde poco più di un punto percentuale il Bitcoin a quota 61.411 dollari.
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