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Verso Cop26

Vontobel: accelerare sulle rinnovabili per limitare la crisi energetica

Le aziende che riusciranno in breve ad avviare la transizione ecologica, investendo in innovazione, avranno un maggior vantaggio competitivo nel settore energetico

di Annalisa Lospinuso 31 Ottobre 2021 10:00
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C’è grande attesa per la conferenza sui cambiamenti climatici Cop26 organizzata dalle Nazioni Unite, soprattutto in questo momento di aumento dei prezzi dell’energia. I leader internazionali si incontreranno a Glasgow, il prossimo mese, per definire insieme le tappe cruciali della transizione energetica.

IMPENNATA DEI PREZZI DÀ SLANCIO ALLE RINNOVABILI


L’impennata dei prezzi delle materie prime ha aperto il dibattito sulle cause: i sostenitori della brown energy si sono affrettati a dare la colpa a una decarbonizzazione troppo affrettata, dall’altra ha fatto emergere il bisogno di un più rapido dispiegamento di soluzioni di energia rinnovabile, così come lo stoccaggio e l'infrastruttura della rete energetica. Per mitigare gli effetti nefasti sulle catene di approvvigionamento energetico globale, le aziende devono investire nella transizione green attraverso l’innovazione, ha sottolineato Elena Tedesco, Portfolio Manager di Vontobel.

RINNOVABILI ANCORA INSUFFICIENTI


Il 2021 ha evidenziato vaste lacune nel mercato globale dell'energia e, come dimostrato dall’Agenzia internazionale dell’energia, le rinnovabili non sono sufficienti a coprire la crescente domanda. Il risultato, ha fatto notare la manager di Vontobel, è che “la produzione di elettricità da carbone è stata utilizzata per colmare il divario di quest'anno, invertendo la sua tendenza al ribasso degli ultimi due anni, dando un colpo agli sforzi di decarbonizzazione su larga scala”.

SPINTA ALL'INNOVAZIONE


Per raggiungere gli obiettivi fissati con l’Accordo di Parigi e arrivare a zero emissioni nette entro la metà del secolo, tutti i settori dell’economia devono fare uno sforzo per decarbonizzare i loro processi. Servono, però, ingenti investimenti. “Secondo l'UNCTAD, gli obiettivi globali net-zero richiedono tra i 5 e i 7 trilioni di dollari di finanziamenti l’anno - ha aggiunto Elena Tedesco - fino al 2030. Mentre il settore pubblico gioca un ruolo cruciale in questo, non può farcela da solo. L'industria dell'investimento deve contribuire attraverso il debito privato e pubblico, così come il capitale privato e pubblico, con quest'ultimo che aumenta rapidamente di importanza. Investire in aziende quotate in borsa che forniscono prodotti innovativi per le esigenze di transizione dell'energia verde le sostiene nel migliorare i loro prodotti e servizi e nell'investire in R&S”.

ENERGIA SOLARE


L’attuale scarsità di energia ha dato maggiore impulso alle aziende che producono energia solare in quanto, rispetto alle fonti di energia tradizionali come il nucleare e il gas, i pannelli solari sono relativamente facili da installare. “L’azienda israeliana Solaredge Technologies - ha commentato l’analista Vontobel - è un produttore di inverter solari e un player importante nella corsa alla decarbonizzazione, soprattutto per le applicazioni di pannelli solari residenziali negli Stati Uniti e in Europa. Secondo la nostra analisi, le emissioni potenzialmente evitate (PAE) di Solaredge ammontano ad almeno 1,8 milioni di tonnellate di CO2e in termini assoluti. I suoi clienti utilizzano gli inverter, gli ottimizzatori di potenza e i sistemi di monitoraggio di Solaredge in impianti con una capacità totale di generazione di 6,1GW. I suoi prodotti di ottimizzazione mirano ad aumentare la produzione di energia attraverso l'inseguimento del punto di massima potenza (MPPT) a livello di modulo. L’azienda - ha concluso - è anche attiva nelle soluzioni di stoccaggio delle batterie”.

ENERGIA EOLICA


Anche l’energia eolica può essere facilmente implementata e presenta ampi margini di sviluppo. “Vestas Wind Systems, per esempio - ha continuato Elena Tedesco - è un'azienda play in questo settore con sede in Danimarca. L'azienda è leader del mercato globale nelle turbine eoliche on-shore e ha anche una forte posizione nelle turbine off-shore e quindi è fondamentale per lo sviluppo del settore globale delle energie rinnovabili. Secondo la nostra analisi, le emissioni potenzialmente evitate (PAE) di Vestas sono di circa 150 milioni di tonnellate di CO2e. Inoltre, Vestas si è impegnata a raggiungere la propria carbon neutrality entro il 2030 senza compensazioni di carbonio”. Sono esempi di aziende che combinano opportunità di crescita strutturale con una strategia chiara e la capacità di guidare l'innovazione che crea un vantaggio competitivo nel settore energetico.
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