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Lenovo crolla a Hong Kong (-17%) dopo lo stop dell'Ipo a Shanghai

Il colosso tecnologico cinese ha ritirato la richiesta di quotazione sulla Borsa di Shanghai provocando uno scossone sul titolo scambiato ad Hong Kong

di Maurizio Nicola 11 Ottobre 2021 14:54
financialounge -  Borsa di Shanghai Hong Kong IPO lenovo

Lenovo è crollata di oltre il 17% sulla Borsa di Hong Kong, segnando il più grande calo intraday degli ultimi 10 anni, dopo aver deciso di ritirare la richiesta di quotazione delle proprie ricevute di deposito dalla Borsa Shanghai. Un'Ipo dal valore di 10 miliardi di yuan (circa 1,6 miliardi di dollari) che aveva già ricevuto l'ok da parte delle autorità finanziarie, e che avrebbe rappresentato la più grande quotazione per questo tipo di strumento negoziabile da quando Shanghai ha avviato il programma nel 2018.


RICHIESTA IPO


Lo scorso gennaio, il principale produttore di personal computer al mondo ha comunicato l'intenzione di quotare le ricevute di deposito cinesi sul segmento STAR della Borsa di Shanghai, ma secondo quanto affermato dalla stessa società in un documento depositato presso l'ex protettorato britannico, la validità delle informazioni contenute nel prospetto iniziale “potrebbero essere decadute durante il processo di verifica”, rendendo di fatto scadute le informazioni contenute nel documento di richiesta.

RISCHI DA CONTESTO CINESE


Alla base dell'inversione a U, inoltre, ci sono le condizioni del mercato dei capitali cinese, considerate da Lenovo “molto attentamente” prima dello stop all'Ipo, sopratutto alla luce della debacle di Evergrande e dei rischi che sta correndo il mercato del credito, cinese con diverse società che hanno chiesto l'estensione della scadenze sui prestiti a causa di un “liquidity crunch” che sta colpendo molte società del settore.

ANCORA POSSIBILITÀ PER LENOVO


Il fine ultimo di Lenovo e della quotazione dei Cdr erano maggiori fondi per finanziare progetti di intelligenza artificiale e servizi cloud, nonché investimenti nel settore industriali. Target, questi, che avevao spinto il titolo tra i top performer dell'indice tecnologico dell'Hang Seng negli ultimi 12 mesi prima del crollo odierno, con gli investitori convinti che i produttori di hardware potessero essere più o meno immuni alla repressione della Cina contro giganti di internet. Secondo gli analisti di Bloomberg Matthew Kanterman e Nathan Naidu, “Lenovo ha ancora alternative in termini di raccolta di capitali”, ora che è alla ricerca di finanziamenti per “raddoppiare la spesa in ricerca e sviluppo per la digitalizzazione, l'intelligenza artificiale e altre iniziative”. “Un aumento di capitale ha ancora senso, perché la società resta impegnata a ridurre l'indebitamento dopo aver recentemente raggiunto il rating di investment grade”, affermano gli esperti.
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