Porto l’ombrello? Te lo dice senza errori l’intelligenza artificiale di Google

C’era una volta il compianto Generale Bernacca, che dai televisori di tutta Italia ci informava sulle previsioni del tempo per le prossime ore. Non considerandola una scienza esatta, anche quando parlava di bel tempo noi previdenti portavamo comunque l’ombrello. Nel prossimo futuro, invece, potrebbe essere l’intelligenza artificiale di Google a dirci con esattezza se portarci o meno l’ingombrante strumento di protezione dalle gocce che cadono dal cielo. I ricercatori della divisone DeepMind del colosso di Mountain View, infatti, stanno testando un modello che sembra riesca a prevedere il tempo in maniera esatta entro un’ora e mezza successiva dal rilevamento e i risultati dello studio è stato pubblicato sulla rivista di settore Nature.

 IL METODO DI PREVISIONE

Il lavoro di Google si basa sui metodi di apprendimento profondo alla scienza tipici del Nowcasting, la quale permette previsioni del tempo a breve termine, 90 minuti, per una zona in particolare e anticipare anche l’arrivo delle inondazioni. Gli attuali metodi, invece, sono basati sulle previsioni sul lungo periodo, affidandosi a calcoli ed equazioni complesse e possono prevedere il meteo da un minimo di sei ore successive a un massimo di due settimane.

L'ATTENDIBILITÀ DIMOSTRATA

Google ha usato il sistema basato sull’Intelligenza artificiale chiamata ‘Deep generative model of rain’ che analizza i dati sugli andamenti e le evoluzioni nel tempo. Dall’estrapolazione delle informazioni ricavate dalle mappe radar del Regno Unito dal 2016 al 2018, il sistema basato su modelli generativi profondi ha imparato a identificare i modelli comuni delle precipitazioni. I risultati sono stati poi testati sulle mappe meteo del 2019 mostrando un’attendibilità sorprendente, al punto che l’89% dei 56 meteorologi interpellati ha valutato il sistema più affidabile di quelli tradizionali. Lo strumento non è ancora pronto per l’utilizzo su vasta scala, ma i ricercatori sperano di migliorarlo per renderlo disponibile al più presto per un uso sul campo e magari utilizzabile direttamente dai cittadini.