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Strutture sicure

Tecnologia anti Covid italiana nel nuovo ospedale di Palermo

Deerns ha messo a punto un sistema di scanner che permette di identificare i rischi di contagio da Covid 19

di Mauro Speranza 10 Settembre 2021 10:00
financialounge -  Covid-19 Deerns Smart Life

La tecnologia per valutare il rischio di contagio negli ospedali, luoghi tra i più a rischio in questa pandemia da Covid 19, parla italiano. La società di consulenza internazionale Deerns Italia, ha infatti sviluppato il Covid Transmission Risk Scan, strumento di analisi che verrà applicato al progetto ISMETT 2, il nuovo ospedale di Carini (Palermo) realizzato da Renzo Piano Building Workshop.

COME FUNZIONA LA TECNOLOGIA


Lo scanner messo a punto da Deerns può essere applicato a qualunque struttura, sanitaria e non. La tecnologia realizza la scansione degli ambienti col fine di quantificare il rischio di trasmissione aerea del Sars-CoV-2, utilizzando l'incrocio dei dati sulla ventilazione, sul numero di persone presenti nella stanza e quelli relativi al livello di attività svolte nell'ambiente. Si tratta di attività che vanno dallo stare seduti in silenzio fino all'esercizio fisico, calcolando anche la percentuale di tempo in cui le persone parlano. Nel caso in cui il sistema dovesse rilevare una mancanza di sicurezza nell'ambiente, un grafico mostrerà in tempo reale il pericolo, oltre a valutare quali attività sono possibili mantenendo la piena tranquillità degli occupanti.

L'ANALISI DELLE INFORMAZIONI


La tecnologia basa la sua analisi su diverse fonti scientifiche, relative alla trasmissione aerea dei virus, all'emissione di "quanta" e alla trasmissione di virus negli spazi interni. “Le informazioni raccolte permettono ai nostri esperti di agire per mitigare il rischio di contagio, indicando come modificare gli orari di occupazione degli ambienti e dando indicazioni su come ottenere una regolazione della ventilazione più intelligente ed efficace”, spiega Cosimo Verteramo, amministratore delegato Deerns Italia, aggiungendo che “considerando che molti degli impianti necessari per ridurre il rischio di contagio consumano parecchia energia, non è indifferente che l’approccio proposto da Deerns consenta risparmi fino al 30%”.
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