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L'analisi

Per investire sul cambiamento climatico è vitale l’analisi azienda per azienda

Anna Moss, Climate Change Analyst di Aberdeen Standard Investments, sottolinea la grande dispersione nelle valutazioni settoriali e sub-settoriali, e raccomanda un approccio attivo azienda per azienda

di Virgilio Chelli 15 Agosto 2021 09:30
financialounge -  Aberdeen Standard Investments Anna Moss aziende cambiamento climatico ESG Morning News

Il tema del cambiamento climatico è sempre più importante per aziende e investitori, ance se inaspettatamente il suo impatto sui rendimenti delle azioni globali aggregate potrebbe essere in realtà piuttosto modesto, tra il +/- 2% sulle valutazioni nella maggior parte degli scenari. Questo perché gli indici sono, per loro natura, ben diversificati, e i risultati negativi di alcune aziende tendono a essere ampiamente compensati dagli impatti positivi di altre. Ma questo non deve portare a concludere che i rischi climatici non sono poi così rilevanti.

GRANDI VARIAZIONI TRA SETTORI E AZIENDE


La stima degli effetti a livello mondiale nasconde infatti variazioni molto più consistenti tra settori, sottosettori e soprattutto tra singole aziende. A livello macro, questo riflette le diverse esposizioni ai cambiamenti stimati della domanda e dei costi del carbonio. Per questo motivo Anna Moss, Climate Change Analyst di Aberdeen Standard Investments, considera estremamente rilevante l'ampia dispersione potenziale degli esiti collegati al clima e ritiene che la dispersione debba rivestire notevole interesse per gli investitori attivi.

ENERGETICI PIÙ PENALIZZATI DELLE UTILITY


Analizzando gli 11 settori dell'indice MSCI World, emerge una significativa variazione dell’esposizione ai diversi scenari climatici. Il maggiore impatto negativo dello scenario di base ponderato per le probabilità di Aberdeen Standard è nel settore energetico, mentre il maggiore impatto positivo riguarda il settore delle utility. Il motivo è che il primo è fortemente dipendente dai combustibili fossili, per cui ogni rotazione legata a sviluppi normativi e tecnologici favorevoli alle rinnovabili implicherà una forte diminuzione della domanda, o costi del carbonio molto più elevati, mentre le seconde sono vincenti per la maggiore esposizione alle rinnovabili con buona possibilità di trasferire al cliente finale i costi del carbonio.

I VINCITORI RESILIENTI


Anche altri comparti presentano impatti significativi, soprattutto a livello sub-settoriale. L’analisi di Aberdeen Standard evidenzia un gruppo di "vincitori resilienti", che registra andamenti positivi nella maggior parte degli scenari. Due esempi sono i produttori di componenti e attrezzature elettriche e i produttori di semiconduttori, due sottosettori resilienti perché parte fondamentale della catena di fornitura energetica a basse emissioni, come i produttori di pannelli solari e di chip utilizzati nei veicoli elettrici.

DISPERSIONE MARCATA ANCHE TRA SINGOLE AZIENDE


Ma la dispersione in base ai diversi scenari climatici a livello di singole aziende è ancora più marcata. Nelle utility ad esempio, un effetto positivo medio del 18% nasconde variazioni negative fino al 65% e positive che in alcuni casi superano il 100%. Un ampio divario dovuto al fatto che all'interno del settore vi sono enormi differenze di modelli di business. A un estremo dello spettro ci sono le utility più tradizionali, che sono ancora essenzialmente dipendenti dai combustibili fossili, e all'estremo opposto aziende che operano nelle rinnovabili che beneficiano della crescita della domanda.

IL VALORE DI UNA CONOSCENZA APPROFONDITA


Per questo, sottolinea in conclusione l’esperta di Aberdeen Standard, nulla può sostituire l'analisi delle singole aziende, anche se quella basata su scenari può svolgere un ruolo determinante per comprendere meglio opportunità e rischi climatici. L'ampio divario fra i risultati delle aziende mette in luce il valore potenziale della conoscenza degli specifici modelli di business e della loro capacità di adeguarsi ai rischi e alle opportunità materiali legati al clima, incluse le strategie per prepararsi in modo credibile alla transizione verso zero emissioni.

L’IMPORTANZA DI UN APPROCCIO ATTIVO


Secondo Aberdeen Standard, solo un approccio attivo che tenga conto di tutti i fattori a favore di un determinato caso d'investimento è valido a questo scopo, anche se vi sono anche opportunità di tipo sistemico per strategie di investimento che propendono per i vincitori della transizione e per portafogli tematici incentrati sulle soluzioni climatiche.
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