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Politica monetaria

BlueBay: Fed, il rialzo dei tassi prima di fine 2022

Mark Dowding, CIO di BlueBay, si chiede perché la Fed continui a comprare così tanti T-bond con tassi in calo e ipotizza che possa ritardare un po’ la riduzione degli acquisti

di Virgilio Chelli 6 Agosto 2021 19:00
financialounge -  BlueBay bond FED Mark Dowding Scenari

Se la Fed fosse davvero sorpresa da rendimenti in calo dei T-bond ci si chiede perché continui a comprare così tanti bond, al ritmo di 120 mld al mese, mentre i dati puntano a una forte crescita economica. I Treasury sembrano sganciati da questo flusso di notizie, con un mercato guidato da fattori tecnici legati a domanda e offerta. Nella sua ‘settimana dei mercati’, Mark Dowding, CIO di BlueBay, continua a credere che il FOMC annuncerà un taglio agli acquisti nei prossimi mesi, ma le incertezze sulla variante Delta potrebbero causare un rinvio di un paio di mesi rispetto alla data attesa di settembre, a meno che i dati sull'occupazione non siano abbastanza da segnalare la normalizzazione del mercato del lavoro.

AUMENTO DEI TASSI FED NEL 2022


Dowding resta comunque fiducioso che la Fed inizierà ad aumentare i tassi prima della fine del 2022, con l'economia che continuerà a crescere e l'inflazione è destinata a rimanere sostanzialmente sopra l'obiettivo del 2% della Fed nei prossimi 12-18 mesi. Mantenere una posizione di duration corta sul reddito fisso ha messo alla prova la pazienza durante l'estate, e in vista del ritorno dalle vacanze tra qualche settimana l’esperto di BlueBay continua a credere che i tassi più elevati offrano un'opportunità interessante per generare rendimenti attraverso il posizionamento sul lato corto delle scadenze.

I GOVERNI SCARICANO I COSTI DELLA PANDEMIA


In generale, Dowding osserva che i governi, grazie ai rendimenti bassissimi, possono effettivamente scaricare i costi della pandemia sugli investitori del mercato obbligazionario piuttosto che sui contribuenti, che vanno a votare, con tasse più alte. La tentazione di emettere più debito a lunga scadenza con rendimenti reali negativi dovrebbe quindi essere irresistibile, ma a parere di Dowding, una volta che l'effetto distorsivo degli acquisti delle banche centrali inizierà a diminuire, una correzione potrebbe arrivare in fretta.

FONDAMENTALI I DATI USA SUL LAVORO


Anche i dati economici europei sono ampiamente positivi, l'ondata Delta sembra in procinto di raggiungere il picco in diversi Paesi, come mostrano i dati sul calo delle ospedalizzazioni nel Regno Unito. Da un punto di vista comportamentale, sembra comunque che la vita quotidiana sia ancora molto lontana dalla norma pre-pandemiche, nonostante la rimozione delle restrizioni. Guardando avanti, secondo Dowding i dati sul statunitense saranno fondamentali, in quanto la Fed ha subordinato qualsiasi manovra politica ai progressi sostanziali nel ritorno verso i livelli di pieno impiego visti nel periodo precedente all’inizio della pandemia.

RISCHIO DI IMPATTO SUI SALARI


Per questo i dati sui nuovi posti di lavoro saranno determinanti nel definire le aspettative sulla Fed per settembre. In generale, Dowding vede un outlook piuttosto buono, le offerte di lavoro rimangono elevate e vi è sempre una maggior evidenza che i datori di lavoro fatichino ad occupare i posti disponibili, con un rischio crescente di un inizio di impatto sui salari sui salari nei prossimi mesi. Intanto i rendimenti reali ultra bassi e solidi mercati azionari hanno spinto gli indici sulle condizioni finanziarie verso record mai visti in termini di accomodamento monetario.

TEMPI INTERESSANTI


Data questa prospettiva, secondo Dowding sarebbe davvero sorprendente se l’economia non rimanesse solida con le pressioni inflazionistiche che continuano ad accumularsi. L’esperto di BlueBay arriva a ipotizzare che Powell e altri esponenti della Fed siano già arrivati alla conclusione che non conserveranno il posto a lungo lasciando volentieri ai successori il compito di fare il duro lavoro. In ogni caso, potremmo trovarci di fronte a tempi interessanti, nota Dowding in conclusione, chiedendosi se alcuni operatori obbligazionari più rialzisti proveranno lo stesso tipo di shock che ha colpito il corridore norvegese Karsten Warholm quando ha realizzato di aver battuto il record del mondo nei 400 metri a ostacoli a Tokyo.
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