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L'analisi

Obbligazioni, J.P. Morgan vede opportunità nell’high yield europeo e Usa

Il team Global Fixed Income di J.P. Morgan Asset spiega perché, in un contesto di dati economici robusti e politiche monetarie accomodanti, il recente rally dei tassi può favorire il segmento high yield del credito

di Leo Campagna 5 Agosto 2021 07:50
financialounge -  Europa High Yield JPMorgan Morning News Scenari spread treasury USA

La fase di espansione congiunturale dovrebbe aver toccato il picco nel primo trimestre. Tuttavia, anche gli ultimi dati positivi a livello mondiale sembrano confermare una solida crescita globale. Ad imprimere slancio all’economia contribuisce una politica monetaria ancora accomodante mentre è piuttosto rassicurante l’efficacia dimostrata dalle vaccinazioni contro il Covid-19. Nonostante i rischi della variante Delta, il legame tra il numero dei contagi e i ricoveri ospedalieri si è fortemente indebolito grazie alle immunizzazioni che possono permettere alle economie di evitare nuovi lockdown.

VALUTAZIONI PIÙ CONVENIENTI NEL BREVE TERMINE


“Dal punto di vista degli investitori, se è vero che la predominante posizione corta (ribassista) di consenso del mercato sia stata recentemente penalizzata, l’ampliamento degli spread all’interno del segmento high yield ha reso le valutazioni più convenienti nel breve termine” fa sapere il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management nel Bond Bulletin settimanale.

TASSI DEI TREASURY DECENNALI USA AL MINIMO DELL’1,19%


Negli ultimi due mesi, i rendimenti dei Treasury decennali USA hanno registrato un calo quasi costante e il 19 luglio hanno toccato il minimo (1,19%). A spingere al ribasso i tassi (mentre i prezzi, che si muovono in direzione opposta, sono saliti) i continui acquisti obbligazionari da parte delle Banche Centrali e del settore privato. “Una situazione che potrebbe aver creato opportunità nel segmento high yield. L’ampliamento recente degli spread dei titoli ad alto rendimento europei (+13 punti base) e statunitensi (+22 pb) ha reso le valutazioni degli attivi di rischio più convenienti. L’attuale rendimento a scadenza per l’high yield europeo e statunitense è rispettivamente del 2,85% e 4,62%, ovvero di un certo interesse in termini di flusso cedolare (carry)” sottolinea il Team.

AGGIUNGERE RISCHIO IN CASO DI AMPLIAMENTO DEGLI SPREAD


A favore di questa tesi anche i fattori tecnici. Il Team, infatti, continua a tenere sotto stretta osservazione la situazione, ma prevede che l’offerta aggiuntiva di emissioni societarie e governative europee potrebbe offrire l’opportunità di aggiungere rischio in caso di ampliamento degli spread. “Intanto, in agosto, l’emissione di titoli high yield dovrebbe essere modesta negli Stati Uniti (25 miliardi di dollari) e ancora più limitata in Europa (2 miliardi di euro), il che potrebbe favorire un’ulteriore contrazione dei rendimenti prima della ripresa dell’offerta a settembre” specifica il Team.

I FONDAMENTALI RESTANO ROBUSTI


In ogni caso, i fondamentali restano robusti. La Bce che si è confermata accomodante e i risultati di una recente indagine macroeconomica sull’Eurozona, che hanno sorpreso al rialzo, rafforzano i fondamentali dell’Area Euro. “La recente volatilità nel mercato dei tassi non deve distogliere dai dati sulla crescita globale che restano positivi per il resto dell’anno. Riteniamo che la revisione al ribasso di alcune recenti previsioni di crescita sia solamente un aggiustamento e non ne modifichi la traiettoria” conclude il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management.
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