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Economia e geopolitica

Le tensioni Usa-Cina e perché Taiwan è importante nella battaglia per le tecnologie

Leopold Quell, Gestore CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, sottolinea l'importanza di Taiwan nella corsa al primato tech che vede impegnate le due superpotenze

di Virgilio Chelli 14 Luglio 2021 07:50
financialounge -  Cina-Usa Leopold Quell Morning News Raiffeisen Capital Management taiwan

Le ambizioni della Cina sono cresciute molto negli ultimi anni, e vanno oltre l'obiettivo dichiarato di diventare il leader economico e tecnologico globale. Da quando il presidente Xi Jinping ha preso il potere, la Cina vuole anche giocare un ruolo molto più dominante nella geopolitica, in un gioco che vede al centro Taiwan. Per capire perché la ‘Repubblica di Cina’, come viene chiamata per distinguerla dal colosso continentale, è così importante per la Cina e per i suoi obiettivi Leopold Quell, Gestore CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, parte dalla storia e dalla geografia.

LA STORIA INIZIA NEL 1949


Alla fine del 1949 la guerra civile cinese finì con la vittoria del Partito Comunista Cinese sul Kuomintang, il cui leader sconfitto Chiang Kai-shek fuggì con le truppe rimanenti e i sostenitori sull'isola di Formosa, dove proclamò la fondazione della Repubblica di Cina. in opposizione alla Repubblica Popolare Cinese continentale. I comunisti guidati da Mao Zedong volevano ovviamente prendere Taiwan con la forza subito dopo, ma nel 1950 il presidente statunitense Harry Truman li stoppò inviando la Settima Flotta verso l'isola come forza protettiva e deterrente.

ORGOGLIO DEL SUCCESSO ECONOMICO


Grazie agli americani, Taiwan ebbe la possibilità di crescere in modo indipendente e negli ultimi decenni non solo si è trasformata in una democrazia, ma in un paese orgoglioso ed economicamente di grande successo con una popolazione di circa 24 milioni. Oggi è conosciuta soprattutto per la sua posizione di leader nell'hardware e nella tecnologia, con molte aziende di livello mondiale attive nel campo, tra cui spicca TSMC come produttore di semiconduttori leader a livello mondiale. Dal punto di vista di Pechino, solo l'interferenza di una potenza straniera, gli Stati Uniti, ha impedito la riunificazione di Cina e Taiwan.

MOLTE BASI AMERICANE VICINE


Ma, sottolinea l’esperto di Raiffeisen Capital Management, l'interesse della Cina per Taiwan va anche al di là di questo contenzioso non risolto. Quando si guarda alla sola mappa continentale della Cina, si perde un fattore importante, cioè il numero di basi o alleati statunitensi in prossimità della Cina oltre i mari che la circondano a Sud e a Est. Nel Mar Cinese Meridionale la Cina ha di fronte il Giappone con diverse basi Usa sulle isole principali e su Okinawa, in Corea del Sud c’è un'altra base statunitense, mentre nella stessa Taiwan e nelle Filippine sono presenti gli americani.

AVVICINAMENTO DELLE FILIPPINE


Anche se l'influenza Usa potrebbe aver sofferto un po' negli ultimi anni, come nel caso del presidente Duterte che ha avvicinato un po' di più le Filippine alla Cina, è ancora potente ed è un fattore secondo Quell da non trascurare. Recuperare Taiwan, “la provincia perduta”, non solo compenserebbe la perdita ma aiuterebbe la Cina a raggiungere il suo obiettivo di diventare il leader globale nella tecnologia, favorendo l'accesso al Mar Cinese Meridionale. Militarmente, la Cina potrebbe certamente riprendersi Taiwan, anche se al costo di una strenua opposizione, ma la grande domanda è come gli Stati Uniti reagirebbero.

USA SEMPRE POTENZA PROTETTRICE


Quell sottolinea che l'amministrazione Biden ha ripreso diverse politiche estere ereditate da Trump, come ad esempio la strategia sull'Iran, ma quando si tratta della Cina sembra che il nuovo presidente mantenga una linea forse ancora più dura. Secondo l’esperto di Raiffeisen Capital Management, ci sono diverse ragioni, ed una è certamente quella di rendere più credibile il fatto che gli Stati Uniti restano ancora la potenza protettrice di Taiwan.
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