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Come scegliere le azioni giuste nel settore della sanità

AllianceBernstein vede un promettente potenziale di crescita nonostante i rendimenti deludenti del settore nella ripresa post-pandemia e aiuta a identificare le aree giuste proponendo le risposte a quattro domande

di Virgilio Chelli 24 Giugno 2021 18:00
financialounge -  AllianceBernstein Ryan Oden sanità Scenari Vinay Thapar

Dall’inizio della pandemia, gli investitori hanno prestato grande attenzione al settore sanitario, ma dall’avvio della ripresa che ha fatto seguito al crollo indotto dal Covid i titoli sanitari globali hanno sottoperformato il mercato nel suo complesso. Secondo AllianceBernstein la sottoperformance si spiega in primo luogo con la rotazione verso settori più sensibili al ciclo a scapito di comparti più difensivi come la sanità, poi con il fatto che le piccole e medie aziende del comparto biotech non redditizie hanno perso terreno dopo un 2020 di guadagni robusti, e infine con l’aumento dei tassi d’interesse che ha frenato le azioni growth in generale, comprese quelle sanitarie.

INTATTA L’ATTRATTIVA A LUNGO TERMINE


Ma Vinay Thapar, Portfolio Manager e Senior Research Analyst—US Growth Equities and International Healthcare Portfolio, e Ryan Oden, ESG Research Analyst of Equities, entrambi di AllianceBernstein, ritengono che queste tendenze non pregiudicano l’attrattiva a lungo termine dei titoli sanitari innovativi con fondamentali solidi e aiutano gli investitori a individuare opportunità interessanti proponendo 4 domande. Per prima cosa bisogna chiedersi come lo sviluppo dei vaccini anti COVID-19 ha cambiato il volto del settore sanitario. Lo sviluppo dei vaccini ha avuto due effetti di enorme portata, perché il successo della tecnologia mRNA ha aggiunto un’arma importante agli arsenali delle case farmaceutiche che può essere sfruttata anche potenzialmente per la cura di altre malattie, come malaria, HIV e di alcuni tumori.

PIÙ INNOVAZIONE, REGOLAZIONE FLESSIBILE


Inoltre lo sviluppo dei vaccini favorito innovazioni negli studi clinici, che saranno applicate in modo più esteso, come l’utilizzo delle nuove tecnologie per monitorare i pazienti da remoto, mentre le autorità di regolamentazione hanno mostrato la capacità di ridurre la burocrazia e accelerare i processi, con il potenziale di ridurre il time-to-market per lo sviluppo dei farmaci dall’attuale standard di 7-10 anni a circa un anno o due. La seconda domanda riguarda l’impatto delle politiche dell’amministrazione Biden sul mercato sanitario americano, in particolare sui prezzi dei farmaci o sull’assicurazione sanitaria. Gli esperti di AllianceBernstein non prevedono un cambiamento politico radicale, il che riduce il rischio politico per gli investitori.

UN EFFICACE APPROCCIO ESG


Quindi occorre chiedersi se l’enfasi sui fattori ESG, sempre più importanti per gli investitori azionari, permette di identificare rischi o opportunità specifici per le aziende sanitarie. Secondo Thapar e Oden, le aziende che migliorano il valore delle cure erogate hanno un impatto positivo sul sistema sanitario, il che conferisce loro un ottimo potenziale di crescita in un’epoca caratterizzata da costi sanitari in aumento e maggiore coinvolgimento delle autorità. Secondo i due esperti, il valore delle cure può essere migliorato riducendo i costi, aumentando il beneficio per i pazienti, o su entrambi i fronti, mentre pesa anche il collegamento dell’assistenza sanitaria con le variabili sociali, come la tipologia di abitazione, l’età e l’istruzione, per cui attuare un engagement con le imprese è un approccio ESG efficace per investire nel settore sanitario.

MIGLIORI RISULTATI DI BUSINESS


AllianceBernstein fa l’esempio della United Healthcare che ha ridotto la lunghezza media delle degenze del 40% e abbassato il tasso di mortalità delle malattie cardiache congenite del 41%, mentre i pazienti che hanno usufruito dei sistemi di trasparenza dei costi hanno pagato quasi il 30% in meno. Ma anche quello di Edwards Lifesciences, che produce valvole cardiache che costano molto meno delle concorrenti, favorendo tempi di recupero più brevi e aiutando a vivere più a lungo. Sono esempi che mostrano come un approccio ESG basato sul valore e focalizzato sui benefici per i pazienti può anche creare migliori risultati di business per le aziende e sostenere i rendimenti per gli investitori.

DIAGNOSTICA, MEDICINA DEL TERRITORIO E ANALISI DEI DATI


Infine bisogna chiedersi quali sono le ultime tendenze nella sanità che meritano l’attenzione degli investitori. Secondo AllianceBernstein, la diagnostica è un segmento ‘entusiasmante’ in cui si assisterà a investimenti significativi nei sistemi di sorveglianza e tracciamento, sia pubblici che privati. Anche la medicina del territorio sta attraendo risorse perché più si possono tenere i malati fuori dagli ospedali e assicurar un intervento precoce, meglio è per i pazienti e per la collettività, anche con l’aiuto della tecnologia. Anche l’analisi dei dati per migliorare gli esiti sanitari in modo innovativo sta diventando più frequente, e può aiutare i chirurghi a migliorare le tecniche.

I FONDAMENTALI RESTANO IMPORTANTI


In conclusione, secondo gli esperti di AllianceBernstein, tutte queste tendenze stanno creando un terreno fertile per gli investitori azionari, ma non bisogna ‘lasciarsi accecare’ dalla scienza, perché l’entusiasmo legato ai farmaci in fase di sviluppo e le nuove tecnologie non bastano ad assicurare il successo degli investimenti. Per cui, concentrarsi sui fondamentali aziendali, come situazione patrimoniale, vantaggi competitivi, cash flow e redditività, è il modo migliore per individuare aziende sanitarie innovative che sono ben posizionate per fornire rendimenti a lungo termine agli investitori azionari in un mondo post-pandemico in rapida evoluzione.
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