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La Borsa di New York

Wall Street apre contrastata, l’indice S&P 500 prova a superare il record

Lo S&P 500 sopra la chiusura record e a pochi punti dal primato intraday registrato lo scorso 7 maggio. Da seguire Fastly dopo i problemi tecnici ai siti governativi e di informazione. Petrolio in calo

di Fabrizio Arnhold 8 Giugno 2021 15:53
financialounge -  borse inflazione mercati petrolio Wall Street

Wall Street apre sopra la parità. L’indice S&P 500 segna +0,17%, il Dow Jones -0,04%, e il Nasdaq, l’unico ad aver chiuso in verde la giornata di ieri, inizia quella di oggi a +0,44% . La giornata è iniziata nel segno dei problemi tecnici a Fastly (+02,76%), un provider di servizi cloud, che hanno mandato ko molti siti governativi e di media di tutto il mondo, tra cui la Casa Bianca, il governo britannico, il New York Times, il Financial Times, Bloomberg, PayPal e la piattaforma Reddit.

SITI GLOBALI IN DOWN


I problemi tecnici dei siti web, che poi sono stati risolti, avevano inizialmente pesato in negativo sui future soprattutto del Nasdaq. Tesla, dopo le difficoltà dell’ultimo mese (-10%), apre in positivo (+2,50%). Delta Air Lines guadagna lo 1,95%, dopo aver ricevuto un aumento di rating da parte di Jefferies, grazie all’ottimismo sulla ripresa dei viaggi. Da seguire anche Biogen (-1,75%), dopo il rally di ieri +38%, spinto dall’approvazione del farmaco contro l’Alzheimer.

I TITOLI AD ALTA VOLATILITÀ


Sotto i riflettori restano i titoli molto volatili che raccolgono l’interesse dei piccoli trader, come quello della catena di cinema AMC, che sale del 5%, dopo aver già guadagnato ieri il 14,5%. Dall’inizio dell’anno guadagna oltre il 2.600%, la migliore performance sugli indici americani. L’attenzione degli investitori è poi sull’inflazione, con il prossimo incontro del Federal Open Market Committee (Fomc), il braccio di politica monetaria della Fed, previsto per il 15-16 giugno.

PETROLIO IN CALO, MA SI SCOMMETTE SU AUMENTO


Il petrolio Wti al Nymex cede lo 0,84%, con un barile di greggio che viene scambiato a 68,65 dollari, dopo aver superato ieri la soglia dei 70 dollari. La scorsa settimana il petrolio ha guadagnato circa il 5%, sulle stime ottimistiche della domanda e sull’accordo dei Paesi Opec+ sull’aumento graduale della produzione. Tra gli analisti c’è chi sostiene che il barile tornerà a 100 dollari entro la fine dell’anno.
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