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Reddito fisso sostenibile

Green bond, perché l’etichetta ESG da sola non è più garanzia di sostenibilità

Evariste Verchere, Head of Public Debt Portfolio Management di BlueOrchard, affiliata Schroders, sottolinea come, in un universo sempre più ampio di obbligazioni sostenibili, è necessaria una valutazione attiva sul loro impatto ambientale

di Redazione 4 Giugno 2021 19:00
financialounge -  BlueOrchard ESG green bond Schroders sostenibilità

Negli ultimi anni, per fortuna, l’attenzione nei confronti della crisi climatica è cresciuta, aiutata anche dalla pandemia. Un esempio a dimostrazione di ciò è dato dalle emissioni di obbligazioni sostenibili, che tra il 2019 e il 2020, secondo l’agenzia di rating Moody’s, sono aumentate di circa il 50%. Il lancio di green bond da parte degli Stati sovrani è raddoppiato e ha superato i 40 miliardi di dollari di raccolta, grazie anche al crescente apporto dei mercati emergenti. Anche le aziende sono sempre più attente all’ambiente, con alcune società di abbigliamento o alimentari che hanno lanciato bond sostenibili.

L’IMPORTANZA DI UNA VALUTAZIONE ATTIVA


Evariste Verchere, Head of Public Debt Portfolio Management di BlueOrchard, società di gestione degli investimenti affiliata di Schroders, ha provato a fare un po’ di chiarezza nell’universo sempre più ampio di bond ESG, sottolineando l’importanza di una valutazione attiva sull’impatto delle risorse provenienti dai proventi delle obbligazioni. Ci si potrebbe aspettare che un’azienda che emette un green bond abbia a cuore la riduzione dell’intensità di carbonio, ma in realtà gli attuali principi di emissione di questo tipo di obbligazioni non lo richiedono necessariamente.

IL FENOMENO “GREENWASHING”


A questo proposito, l’Unione Europea sta sviluppando una tassonomia “verde” per stabilire degli standard per le future emissioni di green bond. L’etichetta ESG non è più un certificato di trasparenza nei confronti della sostenibilità, sostiene Verchere. Anzi, i green bond sono stati spesso definiti strumenti di “greenwashing”, fenomeno per cui aziende e governi emittenti dichiarano un forte impegno ambientale e sociale che poi non viene compiuto. Per questo motivo, il recente successo dei Sustainability-linked bond (SLB) ha generato sia entusiasmo, sia scetticismo.

I TEMI CHIAVE


In conclusione, secondo l’esperto di BlueOrchard, è necessaria un’analisi attiva sull’impatto che il bond può avere e sugli obiettivi che si pone di raggiungere l’emittente. Per l’affiliata di Schroders, in questo periodo i temi chiave sono protezione dalle inondazioni, trasporti puliti, obbligazioni con target di consumo di acqua e di biodiversità e progetti di energia rinnovabile.
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