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La Borsa americana

L'inflazione tiene in apprensione Wall Street, inizio di settimana in rosso

I listini americani aprono le contrattazioni in ribasso, nonostante la Fed continui a promuovere calma. Si attende l’accordo per il piano di investimenti in infrastrutture da oltre duemila miliardi

di Matia Venini 17 Maggio 2021 16:04
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L’inflazione spaventa Wall Street e spinge i principali listini americani in negativo. Il Dow Jones e il Nasdaq hanno aperto le contrattazioni cedendo lo 0,2%, mentre l’S&P 500 ha iniziato gli scambi in ribasso dello 0,1%. Il petrolio Wti perde lo 0,67% a 64,93 dollari al barile.

FED TRANQUILLA


Gli analisti temono che l’inflazione in crescita possa costringere la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse prima del previsto, anche se al momento la banca centrale statunitense non pare preoccupata e continua a ripetere come l'aumento dei prezzi sia solo un fenomeno temporaneo. Per il vicepresidente dell’istituto Richard Clarida, gli investitori dovrebbero essere più preoccupati dal mercato del lavoro, i cui dati di aprile sono stati sotto le stime. Nel frattempo, è attesa per mercoledì la pubblicazione della bozza dei verbali dell’ultimo incontro della Fed, per capire la strategia che la banca intende adottare.

LA TRATTATIVA PER LE INFRASTRUTTURE


Un altro tema caldo tra gli investitori è quello dell’American Jobs Plan, il piano di investimenti in infrastrutture da oltre duemila miliardi di dollari promosso dal presidente Joe Biden. In questa settimana dovrebbero proseguire le trattative tra il titolare della Casa Bianca e gli oppositori repubblicani per trovare un accordo.

MALE ANCORA I TECH


Tra i titoli da tenere d’occhio, a Wall Street c’è particolare attenzione alla fusione annunciata tra WarnerMedia, di proprietà di AT&T, e Discovery. Continua intanto il periodo difficile dei titoli tecnologici: Apple e Facebook hanno aperto le contrattazioni in calo dello 0,9%, Alphabet ha ceduto lo 0,7%, Netflix ha registrato un ribasso dell’1,4%. L’unica big tech a iniziare in positivo è stata Amazon, che ha cominciato gli scambi in rialzo dell’1%.

MUSK E I BITCOIN


Tiene ancora banco il Bitcoin, il cui valore dipende sempre di più da quello che fa Elon Musk. Dopo uno scambio di opinioni sulla criptovaluta con un utente su Twitter, il valore della valuta digitale per eccellenza era sceso del 10%. Ma è bastato che il “Tecnoking” di Tesla smentisse le voci secondo cui la società aveva venduto i suoi Bitcoin per farla risalire del 3%. Ora il valore è tornato sopra i 45mila dollari.
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