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La Borsa di New York

Wall Street alla riscossa dopo i ribassi: il Dow Jones torna sopra i 34mila punti

Seduta positiva per i tre principali indici americani dopo tre giorni in rosso

di Antonio Cardarelli 13 Maggio 2021 15:59
financialounge -  borse mercati nasdaq Wall Street

Gli indici di Wall Street accelerano dopo i sell-off dei primi tre giorni della settimana. In evidenza soprattutto il Dow Jones, che si riporta sopra quota 34mila punti. Il Nasdaq guadagna l'1% e l'S&P 500 sale dell'1,2%. Molto bene i titoli tech, spinti da Apple (+2,1%), Microsoft (+2,4%) e Amazon (+0,7%). Anche il settore energetico, dopo un avvio di seduta in rosso, torna in positivo. Sul Dow Jones, il titolo migliore è Boeing, in rialzo del 3,37% dopo aver ricevuto il via libera dalle autorità statunitensi per gli oltre 100 737 Max messi a terra recentemente per problemi elettrici, ora risolti.

PREZZI ALLA PRODUZIONE IN RIALZO


Dopo l'inflazione di aprile di ieri (+4,2% su base annua contro attese del 3,6%) oggi pomeriggio è arrivato anche il dato su prezzi alla produzione, sempre del mese di aprile e sempre relativo agli Usa. Anche in questo caso il dato è andato oltre le aspettative, con una crescita su base mensile dello 0,6% contro 0,3%. Su base annua i prezzi alla produzione sono saliti del 6,2%. Vero che la base di partenza era estremamente bassa a causa del confronto con il periodo della prima ondata pandemica, ma si tratta comunque del dato più alto mai registrato dal 2010.

DISOCCUPAZIONE IN CALO


Sempre nel primo pomeriggio è arrivato il dato sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione per la settimana conclusa l'8 maggio, che sono diminuite di 34.000 unità a 473.000, miglior dato dall'inizio della pandemia (ovvero dal 14 marzo 2020). Restano dunque intatte le paure degli investitori su una possibile fine anticipata delle politiche monetarie ultra accomodanti messe in campo dalla Fed. Non sono servite, finora, le rassicurazioni del vicepresidente della Fed Richard Clarida, che ha ribadito l'intenzione di tollerare un aumento temporaneo dell'inflazione.

MATERIE PRIME


Il petrolio Wti, dopo aver chiuso la seduta di ieri al Nymex ai massimi da marzo, perde l'1,97% a 64,78 dollari al barile, a causa dell'aggravarsi della crisi in India (terzo importatore mondiale di petrolio), dove continuano ad aumentare i casi di Covid-19 e del ritorno in servizio, seppur parziale, della rete di oleodotti Colonial Pipeline.
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