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Le Borse Ue in flessione per export vaccini, la Sec contro i big cinesi a Wall Street

Avvio sotto la parità per i listini del Vecchio Continente, sulla scia della chiusura negativa di Wall Street, penalizzata dalla vendite sui tecnologici. In calo il prezzo del petrolio, sale il dollaro

25 Marzo 2021 09:17

financialounge -  borse mercati Piazza Affari SEC Wall Street
Le Borse europee aprono al ribasso, appesantite ancora dai vaccini e dai casi di Covid-19 che in Europa continuano a preoccupare gli investitori. A Milano il Ftse Mib apre a -0,22%, a Francoforte il Dax segna -0,33%, a Parigi il Cac 40 -0,62%, l’Ibex 35 di Madrid -0,72% e a Londra il Ftse 100 inizia a -0,43%. Ieri Wall Street è stata penalizzata soprattutto dalle vendite sul settore tecnologico. La Borsa di Tokyo archivia la giornata con l’indice Nikkei in progresso dell’1,14%. Sotto pressione le società cinesi quotate a Wall Street e Hong Kong finite nel mirino della Sec.

LA SEC CONTRO I GIGANTI CINESI


L’ente di vigilanza americano ha adottato alcune misure volte a rimuovere dai listini azionari americani i titoli di società straniere che non rispettano la normativa americana di auditing, in base a quanto previsto dalla legge firmata dall’ex presidente, Donald Trump. La Sec ha precisato che la normativa richiede alle società di dimostrare di non essere controllare da un’entità governativa straniera e di indicare i nomi di qualsiasi esponente del cda che faccia parte del partito comunista cinese. In rosso Baidu (-9%), Alibaba (-4,2%) e JD.com (-4,45%).

SCONTRO CON UK PER VACCINI


Tornando in Europa, il tema che agita i mercati è quello del blocco all’export di vaccini dall’Europa. Previsto un meeting tra i leader Ue per discutere sulla possibilità dello stop all’esportazione che colpirebbe principalmente l’ex membro Ue, il Regno Unito. Tra Londra e Bruxelles si cerca una mediazione che possa essere utile per tutti. Intanto AstraZeneca ha abbassato il tasso di efficacia del siero, dal 79% al 76%.

CALA IL GREGGIO DOPO BLOCCO CANALE SUEZ


Il settore dell’energia potrebbe risentire del calo del prezzo del petrolio, in ritirata dopo il blocco del canale di Suez, a causa dell’incaglio di una portacontainer. Il Wti con scadenza a maggio è scambiato a 60 dollari al barile (-1,9%), mentre il Brent a 63,57 dollari al barile, in calo dell’1,3%. Sul mercato valutario si rafforza il biglietto verde, con il cambio euro/dollaro a 1,1813 da 1,1833. Lo spread inizia la giornata a 94 punti base, sullo stesso valore della chiusura di ieri.

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