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Candriam: la lenta e progressiva affermazione della guida autonoma

Secondo Felix Demaeght, sono stati già investiti 16 miliardi di dollari in progetti di ricerca sui veicoli automatici. Ma per arrivare a sostituire il conducente bisogna lavorare ancora molto su sicurezza e connettività

17 Marzo 2021 21:00

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È una corsa inarrestabile quella che da appena un decennio compie la guida autonoma, modello in cui convergono le iniziative di ricerca dei più grandi colossi mondiali, dalla Silicon Valley alle case automobilistiche tradizionali, fino alla Cina. Secondo un’analisi condotta da Candriam, almeno 16 miliardi di dollari sono stati già investiti in progetti di ricerca sui veicoli autonomi. Waymo sarebbe in cima alla lista, con 3,5 miliardi di dollari d’investimenti.

LA LUNGA STRADA VERSO LA COMPLETA AUTONOMIA


Oggi le grandi aziende mettono a disposizione hardware e software per veicoli tramite apposite piattaforme. È il caso di Autopilot di Tesla, di Drive Pilot di Mercedes e di ProPilot di Nissan, sistemi che offrono un certo livello di autonomia, pur non essendo progettati per sostituire completamente il conducente. Per quello bisogna ancora aspettare. Gli attuali modelli consentono a chi guida di trasferire il controllo all’auto solo per un periodo di tempo limitato e sono progettati principalmente per migliorare la sicurezza del conducente rispettando i rigorosi standard normativi vigenti.

IL SISTEMA ADAS


Queste tipologie di veicolo si avvalgono di specifici sistemi di supporto del guidatore noti come ADAS (Advanced Drive-Assistance System). Secondo le stime di Infineon, impresa leader nel campo dei semiconduttori per il settore automobilistico, le auto dotate di questa funzionalità sono la metà di tutte quelle prodotte nel 2020. Entro il 2025 questa quota dovrebbe raggiungere il 73%.

CONNETTIVITA' E SICUREZZA: LE PRIORITA' DI SVILUPPO


È ancora difficile immaginare un futuro come quello rappresentato da Spielberg in Minority Report, anche perché sono molte le divergenze sulle opportunità di mercato che la guida completamente autonoma potrà offrire agli investitori. In termini monetari, le stime vanno da miliardi a migliaia di miliardi di dollari. Inoltre, dal punto di vista dello sviluppo, c’è ancora tanto da migliorare: i sensori dei veicoli autonomi dovranno essere in grado di adattarsi a condizioni climatiche diverse e bisognerà potenziare sia i livelli di sicurezza – per prevenire attacchi informatici alle auto – sia la connettività in tempo reale, per permettere a queste di reagire entro un millisecondo sulla base dei dati ricevuti dagli altri veicoli o da un’infrastruttura.

I RISULTATI RAGGIUNTI FINORA


Eppure, nonostante il traguardo dell’autonomia totale sia ancora lontano, i progressi tecnologici a cui abbiamo assistito negli ultimi 10 anni sono stati immensi, spiega Felix Demaeght, analista di Candriam. Waymo, per esempio, dispone già di una flotta di 600 taxi autonomi che operano nell’aria di Phoenix e collabora con UPS per la spedizione di pacchi a livello locale. Walmart e Domino’s Pizza stanno testando la consegna di prodotti alimentari con veicoli automatici a Houston, in collaborazione con NURO. L’azienda cinese produttrice di macchine elettriche NIO sta lavorando insieme a Mobileye di Intel per lanciare un servizio di robotaxi a Shangai.

L'IMPATTO AMBIENTALE DELLA GUIDA AUTONOMA


C’è poi un fattore etico-ambientale da tenere in considerazione valutando le opportunità d’investimento nelle auto a guida autonoma. Sulla scia dell’irrigidimento delle verifiche delle emissioni a livello globale, le case automobilistiche sono state costrette a investire nell’elettrico e a fare meno affidamento sulla propria attività principale degli ultimi decenni. A ciò si aggiunga che l’idea di possedere un’auto è messa oggi sempre più in discussione dall’affermazione di servizi di trasporto a chiamata e di condivisione, come Uber, Lyft, Didi o BlaBlaCar.

LA TECNOLOGIA LIDAR


Ogni volta che un nuovo modello di auto entra in commercio, vengono introdotte funzionalità ADAS più innovative e performanti. Alcune di queste rientrano nella tecnologia Lidar, madre di alcuni sistemi a rotazione continua, installati sui tetti dei veicoli automatici, che inviano migliaia di pulsazioni laser al secondo. Lidar è considerata una tecnologia fondamentale per la guida autonoma e i sistemi che produce (videocamere, radar) potranno trarre sempre più vantaggi dall’attuale scenario.

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