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Spid, cos’è e come funziona l’identità digitale

Dal primo marzo per entrare nei servizi della Pa serve Spid, l’identità digitale del cittadino, oppure la Carta di identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi. Ecco tutto quello che c’è da sapere su come si usa e come richiederla

di Fabrizio Arnhold 2 Marzo 2021 14:33
financialounge -  Agenzia delle Entrate daily news identità digitale INPS pubblica amministrazione smart Spid

Dal primo marzo per entrare nei servizi della Pubblica amministrazione serve Spid, l’identità digitale del cittadino, oppure la Carta di identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), ossia la vecchia tessera sanitaria rilasciata dalla regione, ma in questo caso serve anche un dispositivo per la lettura. Molti siti della Pa non sono ancora pronti, nonostante la scadenza prevista dal decreto Semplificazioni (dl 76/2020), e faticano a dire addio a pin provvisori e messaggi di conferma temporanei. L’Agenzia delle Entrate ha già aggiornato i suoi sistemi di autenticazione, il primo passo per mandare definitivamente in pensione il riconoscimento tramite Fisconline. Ma cos’è e come funziona lo Spid?

COS’È LO SPID


Lo Spid è il sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della Pubblica amministrazione italiana. L’identità Spid è costituita da credenziali, nome utente e password, che vengono rilasciate all’utente e che permettono l’accesso a tutti i servizi online: dal sito dell’Inps a quello dell’Agenzia delle Entrate, ma anche per le prenotazioni sanitarie o per il cashback di Stato. In generale serve per accedere a tutti i servizi online della Pubblica amministrazione.

COME SI RICHIEDE


Spid è gratuito e per richiederlo bisogna essere maggiorenni. Serve un indirizzo mail, un numero di telefono cellulare, un documento di identità valido e la tessera sanitaria con codice fiscale. Per ottenerlo, occorre scegliere tra uno degli identity provider abilitati e avviare la procedura dal loro sito. Questi provider sono Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte, Tim e Lepida. Poste Italiane, tra l’altro, ha recentemente aggiornato, semplificandolo, il sistema di accesso.

POSTE FACILITA L’ACCESSO CON UNA APP


Per ottenere lo Spid con Poste adesso basta un telefono e addio alle code allo sportello. Per ottenere lo Spid da casa è sufficiente scaricare sul proprio smartphone l’app gratuita PosteId e seguire le istruzioni. I cittadini che sono già in possesso di un passaporto italiano o di una Carta di Identità Elettronica dovranno farsi un selfie e registrare un breve video. Chi si ricorda anche il pin associato alla Cie non dovrà neppure scattare foto o registrare video e l’attivazione sarà immediata. I cittadini che ancora non hanno una Cie o un passaporto, possono sfruttare il riconoscimento a distanza, facendo un bonifico da un conto a loro intestato, dal costo simbolico di un euro che sarà poi restituito al termine del processo.

L’ACCESSO AL 730 PRECOMPILATO


Per avere accesso alla propria dichiarazione dei redditi precompilata serve, quindi, lo Spid dal primo di marzo. Chi risulta già registrato, però, potrà continuare ad accedere alla sua area riservata con login e password, fino alla scadenza, e comunque non oltre il 30 settembre. Dal primo ottobre, infatti, si potrà accedere solo con lo Spid o le altre modalità previste, ossia Cie e Cns. Come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate, dal primo ottobre, quindi, i cittadini dovranno dotarsi, a scelta, di uno dei tre strumenti di accesso a tutti i servizi della Pa.

NON CAMBIA NULLA PER IMPRESE E PROFESSIONISTI


Le nuove modalità di accesso ai servizi della Pubblica amministrazione riguardano, per ora, solo i contribuenti privati, e non i professionisti e le imprese. Gli utenti professionali, infatti, potranno continuare a utilizzare le vecchie credenziali e potranno anche richiederne di nuove, perché il passaggio all’identità digitale avverrà rispettando tempistiche più lunghe e fino alla data, nello specifico, che sarà fissata con un apposito decreto attuativo, come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale.

LO SPID SUL SITO INPS GIÀ DA OTTOBRE


Per accedere all’area riservata del portale dell’Inps, serve lo Spid già dal primo ottobre 2020. Il pin è stato sostituito dallo Spid per tutti gli utenti, tranne ristrette categorie di utenti privati e,  come per le Entrate, gli utilizzatori professionali non subiscono modifiche: minori di diciotto anni; persone che non hanno documenti di identità italiana; persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno. Anche per l’Inps è stato previsto un periodo transitorio in cui è possibile utilizzare ancora le vecchie credenziali, ma in ottica futura è indispensabile dotarsi dell’identità elettronica.

ACCESSO AI SERVIZI PIÙ SICURO


Identificarsi con lo Spid garantisce tre livelli di sicurezza, che possono essere scelti in fase di attivazione, ed è più sicuro di una password alfanumerica. Il primo livello permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una password. Il secondo livello permette l’accesso attraverso un nome utente e una password scelta dall’utente, più la generazione di un codice temporaneo di accesso, fornito generalmente con un sms o l’uso di una app. Il terzo livello, infine, richiede un supporto fisico per l’identificazione, come un dispositivo per la firma digitale remota (HSM).

I TEMPI PER AVERE LO SPID


I tempi di rilascio dipendono dall’identity provider. Con Poste Italiane, nel caso si abbia una Cie e il pin associato, il rilascio dell’identità digitale è praticamente immediato. Diversamente si riceve un riscontro entro 5 giorni lavorativi. La celerità nell’attivazione dello Spid, quindi, può essere un parametro da tenere in considerazione nel momento in cui si sceglie il provider per farsi rilasciare l’identità digitale. Ad oggi sono nove i gestori di identità elettronici attivi, come riporta il sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che hanno erogato 17 milioni e 563mila identità digitali.
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