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La giornata sui mercati

Borse in rosso per paura dell’inflazione

I listini del Vecchio Continente iniziano la giornata in deciso calo, sulla scia dei ribassi di Wall Street. Pesano il sell off generalizzato sui titoli di Stato. Spread sopra i 100 pb

di Fabrizio Arnhold 26 Febbraio 2021 09:11
financialounge -  borse inflazione mercati titoli di stato Wall Street

Quella di ieri è stata la peggiore seduta di febbraio per gli indici azionari a Wall Street, con il Nasdaq Composite che ha registrato il maggior calo in quattro mesi, chiudendo a -3,52%. E la giornata comincia in rosso anche sui listini europei: Milano in avvio di contrattazioni segna -1,46%, Francoforte -1,18%, Parigi -1,29%, Madrid -1,49% e Londra -1,16%. La Borsa di Tokyo ha archiviato la giornata in pesante calo, con l’indice Nikkei a -3,99%. Forti vendite anche sulle altre piazze asiatiche.

VENDITE A WALL STREET


A pesare i timori di inflazione con l’alto rendimento dei titoli di Stato, ai massimi da oltre un anno, con il decennale Usa salito fino all’1,6%, sopra il rendimento da dividendo dello S&P 500 (-2,45%) e facendo, di fatto, concorrenza alle azioni. Il settore tecnologico conferma le difficoltà riscontrate nei gironi scorsi, ma tutti gli 11 settori dello S&P 500 hanno chiuso sotto la parità. Il Dow Jones ha ceduto 559,85 punti, l’1,75% dalla chiusura record di mercoledì. Nei giorni scorsi Powell ha interpretato l’aumento dei rendimenti come conseguenza dell’ottimismo sulla ripresa economica. Ma molti operatori sono convinti che un rimbalzo dell’economia comporti una crescita dell’inflazione, con una conseguente riduzione delle politiche accomodanti da parte delle banche centrali.

TONFO DEL TECH


Non si ferma il ribasso del settore tech che, per alcuni analisti, è destinato a proseguire, favorito dalla rotazione settoriale verso i titoli che sono stati più pesantemente colpiti dalla pandemia. Il Nasdaq Composite ha chiuso in ribasso di 478,54 punti, cedendo il 3,52%, a 13.119 punti, sotto la sua media mobile a 50 giorni, per la prima volta dal 28 ottobre. Alphabet, Apple, Amazon e Facebook hanno perso il 3%, mentre Tesla l’8,06%.

PETROLIO IN CALO


Il prezzo del greggio scende, dopo i rialzi dei giorni scorsi: il Brent cede l’1,09%, scambiato a 66,15 dollari al barile, mentre il Wti scende a 62,79 dollari al barile (-1,16%). Sale il dollaro come valuta rifugio e l’euro cede lo 0,12% a 1,2161, la sterlina perde lo 0,44% a 1,3950. Lo spread torna sopra quota 100 punti base, e apre in crescita a 105 pb.
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