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Investimenti sostenibili

Consumi, green, elettrico: ecco su cosa puntare in Cina

Aberdeen Standard ritiene che nonostante il rally del 2020 ci sia ancora valore nelle azioni cinesi di classe A, che trattano sopra la media storica ma ancora a forte sconto rispetto alle valutazioni dello S&P 500

di Virgilio Chelli 19 Febbraio 2021 19:00
financialounge -  Aberdeen Standard Investments cina ESG Scenari

Il rimbalzo economico della Cina dallo shock indotto dal coronavirus innescato su una crescita strutturale duratura darà slancio agli utili aziendali nell'Anno del Bue, di cui in questi giorni il grande paese sta festeggiando l’arrivo, in linea con le caratteristiche leggendarie della creatura che succede al Topo. Il Bue è stimato nella cultura cinese per la sua forza e dedizione, simile a quella dell'economia cinese, che permetterà alle aziende di ottenere solidi risultati, a beneficio degli investitori. L'indice azionario MSCI China A Onshore ha segnato un +40% lo scorso anno, un rally che riflette la resilienza degli utili delle società nazionali, che sono state pronte a reagire e a riaprire dopo i lockdown.

I TRE SETTORI PIÙ FAVORITI NEL 2021


Lo sottolinea in un commento Nicholas Yeo, Responsabile azionario Cina di Aberdeen Standard Investments, che delinea i tre settori maggiormente favoriti in Cina nel 2021 che potranno offrire buone opportunità di investimento: i consumi, spinti dalla della crescita strutturale, l’energia green, con focus sui produttori di attrezzature e sulle aziende della catena del valore, e l’elettrificazione dei trasporti, con focus sui produttori di batterie per auto e sulle aziende legate al rinnovamento della rete elettrica nazionale. Secondo Yeo, il connubio tra resilienza economica e crescita strutturale dovrebbe agevolare l'aumento degli utili per le aziende cinesi, fornendo agli investitori numerose opportunità nel segmento growth.

FOERTE SCONTO RISPETTO ALLO S&P 500


L'anno la Cina ha registrato una crescita del PIL del 2,3%, grazie alla capacità di abbassare drasticamente i contagi e di stimolare l'economia. La ripartenza anticipata rispetto ad altre economie ha offerto agli investitori anche una maggiore chiarezza sulle prospettive degli utili inducendo a optare per un posizionamento sulle A-share cinesi, facendo persino temere una bolla simile a quella del 2015. Ma secondo Yeo è ancora possibile trovare valore relativo nelle A-share, dato che l'indice MSCI China A Onshore scambia al di sopra della sua media storica, ma con uno sconto del 40% rispetto all'S&P 500 in termini di prezzo/valore di libro e una convenienza del 23% nel rapporto prezzo/utili.

FORTE CONSENSUS SUGLI UTILI


Sono livelli di valutazione che sempre secondo Yeo sembrano ben supportati dalle previsioni di consensus sugli utili nel 2021. È probabile che il momentum della crescita rallenti durante l'anno, ma il rallentamento non sarà forte poiché le condizioni finanziarie si limiteranno a passare da accomodanti a neutrali. Il Research Institute di Aberdeen Standard Investments prevede infatti una crescita del PIL poco sotto il 10% nel 2021. Inoltre, le autorità non intendono aumentare rapidamente i tassi di interesse, il che indica stabilità poiché se le aziende potranno continuare a contrarre prestiti a tassi bassi gli utili ne beneficeranno.

CONSUMI INDICATORE CHIAVE


Guardando al futuro, sono tre i settori destinati a crescere maggiormente secondo l’analisi di Yeo. Il primo è rappresentato dai consumi, indicatore chiave per valutare la salute dell'economia cinese. ASI punta su titoli di qualità nel segmento dei consumi discrezionali e di base per beneficiare della crescita strutturale della crescita delle vendite online e della sanità digitale. Quindi l’energia green, perché la transizione energetica richiederà enormi investimenti nei produttori di batterie, veicoli elettrici e relative infrastrutture.

LEADERSHIP NELLE RINNOVABILI


Le aziende cinesi sono già leader mondiali nella catena di produzione delle rinnovabili, nelle turbine eoliche rappresentano il 26% della capacità globale e i produttori di batterie il 78%. Inoltre, la Cina produce il 91% dei wafer di silicio per l'energia solare. Secondo Yeo gli investitori dovranno concentrarsi sui produttori di attrezzature e sulle aziende che operano nella catena del valore. Infine l’esperto di Aberdeen Standard Investments vede opportunità di investimento anche nell'elettrificazione dei trasporti, in particolare nei produttori di batterie per auto e in aziende impegnate a rinnovare la rete elettrica per affrontare la crescita prevista dell'energia eolica e solare.
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