Deprezzamento dollaro

PIMCO: mercati emergenti pronti a nuovi record

Secondo l'azienda USA, nel 2021 si assisterà a un vigoroso rimbalzo ciclico degli EM: politiche monetarie accomodanti e vaccini efficaci i fattori chiave

di Gaia Terzulli 26 Gennaio 2021 22:00

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“Il 2021 potrebbe essere un anno da record per i mercati emergenti”. A dirlo è un’analisi prodotta da alcuni esperti di PIMCO, azienda statunitense di gestione globale degli investimenti.

DINAMICHE PROMETTENTI PER GLI EM


Lo studio si sofferma su alcune dinamiche responsabili – secondo gli autori – della crescita che interesserà la maggior parte delle economie. In particolare, “politiche monetarie accomodanti nei mercati sviluppati, prezzi delle materie prime in crescita e vaccini efficaci stanno convergendo per guidare i flussi di capitale globali verso i mercati emergenti”.

IL RIMBALZO CICLICO


Superata la recessione del 2020, ci si aspetta che, nel 2021, il rimbalzo ciclico sia vigoroso e sincronizzato a livello globale. Da una parte, infatti, la distribuzione dei vaccini sarà concentrata entro i primi sei mesi nelle economie avanzate, con i governi impegnati a evitare un prematuro ridimensionamento fiscale. Dall’altra, ampi output gap negativi (la differenza tra l'output effettivo e quello potenziale) stanno ancorando la bassa inflazione e rafforzando gli impegni delle banche centrali dei mercati sviluppati a mantenere condizioni di finanziamento estremamente accomodanti, il che suggerisce che i rendimenti reali negativi persisteranno oltre il 2021.

IL SETTORE MANIFATTURIERO


Anche il settore manifatturiero è destinato a una crescita consistente. Il deprezzamento del dollaro, aumentando il prezzo delle esportazioni emergenti pagate nella valuta, aumenta anche la capacità dei Paesi emergenti di ripagare il debito, sempre denominato in dollari. A parità di condizioni, la confluenza di forti afflussi di capitale, prezzi più alti delle esportazioni e condizioni finanziarie più accomodanti dovrebbero stimolare la crescita degli emergenti.

I CAMBIAMENTI NEI FLUSSI DI CAPITALE


L’analisi di PIMCO spiega, poi, come i cambiamenti nella politica complessiva della FED anticipino di tre trimestri le trasformazioni nei flussi di capitale verso gli emergenti. Tali flussi, dopo aver iniziato a riprendersi timidamente ad aprile, adesso stanno accelerando. A novembre, 76 miliardi di dollari di capitale straniero sono fluiti verso gli EM, il maggior afflusso mensile di sempre. Data la confluenza atipica di così tanti fattori esterni e la scarsità di alternative di rendimento, fa notare PIMCO, “sembra ragionevole aspettarsi che i flussi di capitale verso gli emergenti nel 2021 supereranno la media di 280 miliardi di dollari dell'ultimo decennio”.

IL FASCINO DEGLI EMERGENTI


L'attuale fascino degli emergenti non è dovuto solo a un cambiamento nelle dinamiche esterne. La maggior parte di questi paesi ha rafforzato i propri fondamentali economici, raggiungendo la flessibilità necessaria per sostenere grandi shock. Fondamentali più forti stanno permettendo a molte banche centrali di seguire per la prima volta le loro controparti dei mercati sviluppati, allentando la politica monetaria e, in alcuni casi limitati, finanziando direttamente i deficit governativi.

I RISCHI PER ALCUNI PAESI


Tuttavia, fanno notare gli esperti di PIMCO, “il panorama è sempre più biforcato, con alcuni Paesi molto più in difficoltà. Questi, avendo grandi debiti denominati in dollari e tassi di cambio relativamente fissi, hanno visto i costi di servizio del debito aumentare di più di un punto percentuale del PIL. Si tratta di Paesi che potrebbero affrontare rischi materiali di solvibilità in futuro, se l'incapacità di assicurare una fornitura di vaccini sufficiente e tempestiva precludesse una forte ripresa economica”.

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