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La disputa

Gli Stati Uniti accusano la Svizzera di manipolare la propria valuta

Lo si legge nel rapporto semestrale sul mercato valutario estero del Tesoro americano. Il Paese elvetico avrebbe creato vantaggi sleali per il franco

di Gaia Terzulli 17 Dicembre 2020 11:24
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Manipolatrice di valuta. È l’accusa rivolta dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti alla Svizzera. Secondo Steven Mnuchin, segretario del dicastero americano, il Paese sarebbe intervenuto sui mercati dei cambi in modo persistente e unilaterale per avvantaggiare in modo sleale la propria valuta.

IL RAPPORTO DEL TESORO


Le critiche del Tesoro si leggono nel rapporto semestrale sul mercato valutario estero, che analizza le pratiche e le politiche macroeconomiche dei principali partner commerciali statunitensi. Il Dipartimento del Tesoro utilizza tre criteri per stabilire se uno Stato manipola il proprio tasso di cambio: l’entità dell’intervento sui mercati valutari, quella dei surplus commerciali con gli Stati Uniti e l’avanzo di partite correnti del Paese. Quest’ultima è un’ampia misura del commercio che include i redditi da investimenti e altri flussi finanziari.

IL CASO SVIZZERO


Mnuchin ritiene che la Svizzera non abbia rispettato tutti e tre i criteri e ha rivolto la stessa accusa anche al Vietnam. L’intervento del Tesoro è perlopiù simbolico e prevede una successiva consultazione col Fondo monetario internazionale per cercare di eliminare il vantaggio sleale di ciascun Paese.

GLI ALTRI PAESI SOTTO OSSERVAZIONE


Nel mirino del Tesoro a stelle e strisce ci sono anche altre nazioni che, come quella elvetica, potrebbero essere tacciate di azioni scorrette. Tra Cina, Giappone, India e Germania spunta anche l’Italia. Sotto osservazione c’è poi buona parte dell’estremo Oriente: Corea del Sud, Singapore, Malaysia, Taiwan e Thailandia.

LA DIFESA SVIZZERA


La Banca Centrale Svizzera non ha tardato a rispondere alle accuse statunitensi. “Non stiamo in alcun modo manipolando la vostra moneta”, ha dichiarato. “Insieme alle autorità elvetiche siamo in contatto con quelle americane per spiegare loro la situazione economica e la politica monetaria del nostro Paese”.
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