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La giornata sui mercati

Le Borse europee aprono in positivo dopo il nuovo record toccato dal Nasdaq

Avvio in rialzo per i principali listini europei, che seguono la scia di Wall Street. Attesa per l’esito della riunione della Federal Reserve di oggi, ripartono i dialoghi per lo stimolo fiscale negli Usa

di Antonio Cardarelli 16 Dicembre 2020 09:11
financialounge -  borse Borse europee mercati nasdaq

Apertura in verde per i principali listini europei, con l’indice Dax in evidenza con un rialzo di quasi mezzo punto percentuale nonostante le chiusure annunciate dal governo per il periodo festivo. Avvio in verde anche per Milano, con l’indice FTSE MIB a +0,2%, Parigi (+0,4%) e Londra (+0,4%). Poco sopra la parità, invece, l’indice IBEX 35 di Madrid.

STIMOLO FISCALE IN ARRIVO


La prospettiva di un nuovo stimolo fiscale in arrivo negli Usa sembra essere più forte dell’aumento dei contagi che sta colpendo diversi Paesi. Nella seduta di ieri Wall Street ha fatto intravedere tracce di un possibile rally di Natale, sostanzialmente grazie alla ripresa dei dialoghi tra Democratici e Repubblicani per un pacchetto di stimoli da 748 miliardi di dollari. Il confronto, insieme all’ottimismo per l’esito della riunione della Federal Reserve che si concluderà questa sera, ha portato il sereno sulla Borsa di New York.

SEDUTA POSITIVA A WALL STREET


Nella seduta di ieri l’indice tecnologico Nasdaq ha chiuso con un incremento dell’1,25%, toccando un nuovo record storico a 12.595 punti. Molto bene anche il Dow Jones (+1,13%) e l’S&P 500 (+1,29%). Ovviamente, a sostenere il rialzo degli indici azionari è anche l’inizio della campagna vaccinale negli Usa, che presto sarà seguita dall’Europa. L’Ema, infatti, si riunirà il 21 dicembre (non più il 29) per dare il via libera al vaccino Pfizer/BioNtech.

MSCI RIMUOVE 10 TITOLI CINESI DAGLI INDICI


Seduta positiva anche sui mercati asiatici, che non sembrano risentire della decisione di Msci i titoli di dieci società cinesi inserite nella black list dal governo Usa per presunti legami con l’esercito cinese. L’indice giapponese Nikkei ha chiuso con un +0,26% mentre l’Hang Seng di Hong Kong, a poche ore dalla chiusura, è in area +1%. Intorno alla parità, invece, la Borsa di Shanghai.

Sul fronte materie prime, il petrolio Wti scambia a 47,49 dollari al barile (-0,27%) mentre il Brent segna -0,3% a 50,61 dollari al barile e l'oro si attesta a 1.860 dollari l'oncia (+ 0,28%).
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