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Perché i millennial sono sostenitori di una rivoluzione ESG

di Redazione 15 Dicembre 2020 08:00
financialounge -  ESG finanza sostenibile millennials Raiffeisen Capital Management
ARTICOLO DA INVESTIRESOSTENIBILE.IT

I millennial vogliono investire in aziende che siano in sintonia con i loro valori, richiedono un coinvolgimento più attivo nei propri investimenti e desiderano essere più attivi nel controllo del proprio destino. A mano a mano che le diverse generazioni diventano adulte tendono ad influenzare il mondo del lavoro e la vita sociale con una propria impronta. I baby boomer (i nati tra il 1946 e il 1964), per esempio, sono stati i protagonisti del boom economico del dopoguerra. La Generazione X (i nati tra il 1965 e il 1980), invece, è stata spesso definita, (a torto o a ragione), una ‘generazione invisibile’, poco protagonista del suo tempo, e cui fu attribuito il titolo di ‘X’, a rappresentare la mancanza di un’identità sociale definita. I millennial, gli individui nati tra il 1981 e il 1996, sembrano invece decisi a svolgere un ruolo da protagonisti nella società e attivi nel progettare il futuro del pianeta.

UN’ATTENZIONE CONCENTRATA SULL’INVESTIMENTO SOSTENIBILE


Il fatto di essere in procinto di beneficiare di un massiccio trasferimento di ricchezza multimiliardaria, dal momento che i baby boomer iniziano a trasferire le loro risorse patrimoniali alle generazioni future, e del loro crescente potenziale di risparmio frutto della propria attività lavorativa, conferisce ai millennial un potere considerevole nel settore degli investimenti. E i millennial sono caratterizzati da un particolare interesse verso gli investimenti sostenibili, questo supportato anche dall’evidenza in sondaggi che mostrano, come quello recente condotto dal Gruppo deVere, che il 77% degli investitori millennial ha affermato che le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) rappresentano la priorità nella valutazione delle opportunità di investimento. Secondo invece uno studio di UBS Investor Watch, quasi due terzi dei millennial americani sono molto interessati agli investimenti sostenibili.

UN RUOLO PIU’ ATTIVO RISPETTO AI BABY BOOMER E ALLA GENERAZIONE X


Per avere un’idea delle dimensioni di questo mercato si pensi che, secondo Morningstar, provider mondiale di analisi sui fondi comuni d’investimento, i flussi verso gli ETF e i prodotti ‘sostenibili’ degli Stati Uniti nel 2019 hanno superato i 13,5 miliardi di dollari, oltre il doppio dei 5,5 miliardi di dollari dell’anno precedente. Una tendenza strutturale alimentata dall’attivismo dei millennial, una generazione che tende ad assumere un ruolo più attivo nella determinazione dei loro investimenti rispetto a quella dei baby boomer o degli investitori della Generazione X.

INVESTIRE IN AZIENDE IN SINTONIA CON I PROPRI VALORI


I millennial vogliono investire in aziende che siano in sintonia con i loro valori, ma ciò non significa che non si preoccupino della diversificazione del portafoglio e della performance a lungo termine. Esigono che i gestori dei loro investimenti pongano domande difficili ai manager delle aziende prima di inserirle in portafoglio e lavorino attivamente per migliorarne il comportamento e le performance. Nel 2018, l’Allianz ESG Investor Sentiment Study Report ha rilevato che l’89% degli investitori millennial intervistati si aspettava che i propri consulenti finanziari valutassero a fondo i fattori ESG (ambientali, sociali e di governance aziendale) di un’impresa e la loro ‘storia’ in questo ambito prima di consigliarla come potenziale investimento. Inoltre, il 57% degli investitori millennial ha disinvestito o rifiutato un’opportunità finanziaria perché l’azienda ha danneggiato la salute e il benessere dei consumatori.

IL NIELSEN GLOBAL CORPORATE SUSTAINABILITY REPORT 2015


L’attenzione dei millennial alle tematiche legate alla sostenibilità presenta inoltre degli aspetti che le aziende non possono assolutamente trascurare: quelle infatti che dimostrano una buona responsabilità sociale d’impresa hanno maggiori probabilità di imporre prezzi maggiorati per i loro prodotti e servizi. Nel 2015, il Nielsen Global Corporate Sustainability Report ha rilevato che due terzi dei consumatori globali sono disposti a pagare di più per marchi sostenibili mentre il 73% dei millennial in tutto il mondo si è dichiarato incline a pagare un prezzo più alto per prodotti o servizi sostenibili.

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