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Le Borse europee resistono agli ultimi problemi a sorpresa del vaccino Pfizer
Avvio cauto sui listini del Vecchio Continente, a Piazza Affari occhi puntati sul settore del credito. Prezzo del petrolio in risalita dopo l’accordo Opec+, spread poco mosso
4 Dicembre 2020 09:14

Le Borse europee aprono caute e si apprestano ad archiviare la prima settimana di dicembre con un passo più lento rispetto all’andatura spedita di novembre. Milano in avvio di contrattazioni segna +0,20%, con il focus degli operatori che resta sul settore bancario, Francoforte -0,02%, Parigi +0,34%, Madrid +0,22% e Londra +0,50%. La Borsa di Tokyo chiude la settimana in calo, con l’indice Nikkei a -0,22%.
Ieri sera Pfizer ha fatto sapere che a causa di problemi nella catena di approvvigionamento, pensa di poter consegnare la metà dei vaccini che aveva messo in conto per quest’anno (100 milioni di dosi, per le maggior parte negli Stati Uniti). La notizia ha rallentato sul finale Wall Street con il Nasdaq (+0,23%) e il Dow Jones (+0,29%) che hanno lo stesso toccato un nuovo massimo storico, mentre lo S&P 500 è leggermente sceso (-0,06%). I future di Wall Street sono al momento di poco sopra la parità. Sempre ieri, Moderna ha precisato che il suo vaccino garantisce una copertura di lungo termine contro il Covid-19.
Oggi l’attenzione degli analisti è concentrata sulla disoccupazione americana di novembre, con il consensus che si posiziona al 6,8% (dal 6,9% di ottobre). I numeri sono importanti per capire in che direzione sta andando l’economia Usa, proprio mentre all’esame del Congresso c’è in discussione il nuovo pacchetto di aiuti.
Il prezzo del greggio è in crescita, dopo l’accordo trovato in sede di Opec+ sul mantenimento dei tagli alla produzione che aumenterà di soli 500mila barili giornalieri da gennaio, una quota inferiore a quanto concordato nei mesi scorsi. Il Brent sfiora i 50 dollari al barile (+1,55%), mentre il Wti supera i 46 dollari al barile (+1,42%). Lo spread apre a 115 punti base, in calo rispetto ai 117 pb del closing di ieri.
LA PARTITA DEI VACCINI
Ieri sera Pfizer ha fatto sapere che a causa di problemi nella catena di approvvigionamento, pensa di poter consegnare la metà dei vaccini che aveva messo in conto per quest’anno (100 milioni di dosi, per le maggior parte negli Stati Uniti). La notizia ha rallentato sul finale Wall Street con il Nasdaq (+0,23%) e il Dow Jones (+0,29%) che hanno lo stesso toccato un nuovo massimo storico, mentre lo S&P 500 è leggermente sceso (-0,06%). I future di Wall Street sono al momento di poco sopra la parità. Sempre ieri, Moderna ha precisato che il suo vaccino garantisce una copertura di lungo termine contro il Covid-19.
FOCUS SULLA DISOCCUPAZIONE USA
Oggi l’attenzione degli analisti è concentrata sulla disoccupazione americana di novembre, con il consensus che si posiziona al 6,8% (dal 6,9% di ottobre). I numeri sono importanti per capire in che direzione sta andando l’economia Usa, proprio mentre all’esame del Congresso c’è in discussione il nuovo pacchetto di aiuti.
PETROLIO IN RIALZO
Il prezzo del greggio è in crescita, dopo l’accordo trovato in sede di Opec+ sul mantenimento dei tagli alla produzione che aumenterà di soli 500mila barili giornalieri da gennaio, una quota inferiore a quanto concordato nei mesi scorsi. Il Brent sfiora i 50 dollari al barile (+1,55%), mentre il Wti supera i 46 dollari al barile (+1,42%). Lo spread apre a 115 punti base, in calo rispetto ai 117 pb del closing di ieri.
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