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Strategie di investimento

Le tre lezioni sulla gestione azionaria

Ben Ritchie (Aberdeen Standard Investments) spiega come mettere in atto le giuste strategie, valorizzando il lavoro di squadra, possa risultare vincente nell’azionario, a patto che si sappiano cogliere i trend innovativi

di Redazione 2 Dicembre 2020 19:00
financialounge -  Aberdeen Standard Investments azioni Scenari strategie investimento

Quando si decide di investire è fondamentale avere una strategia chiara. “È vero che strategia è una delle parole più abusate nel linguaggio odierno, tuttavia per me ha un significato specifico”, spiega Ben Ritchie, Head of European Equities, Aberdeen Standard Investments. “Essenzialmente, comporre una strategia significa operare una serie di scelte che guidano il modo in cui verrà gestito il proprio business. L'insegnamento più importante che ho ricevuto a questo proposito lo devo a un anziano professore di università”.

L’IMPORTANZA DELLA STRATEGIA


La difficoltà sta nel tradurre la strategia in realtà. “Stavo piuttosto maldestramente tentando di sostenere le mie ragioni in materia di gestione aziendale e lui fece un'osservazione illuminante: ‘Devi sempre ricordarti, Ben, che tutti hanno una strategia, e talvolta è persino uguale alla tua. Ma la domanda è: chi è in grado di tradurla in realtà? Questo è il punto’. Aveva ragione. In fin dei conti, la maggior parte dei colleghi, in quasi tutte le aziende, ha gli stessi dati a disposizione e osserva gli stressi trend e le stesse dinamiche di settore”, continua nella sua analisi Ritchie. Eppure, non tutti sono in grado di compiere scelte chiare e di mettere in atto con successo strategie basate sugli stessi quei dati.

TRARRE FORZA DAL LAVORO DI SQUADRA


Altro punto centrale nella strategia di investimento è il lavoro di squadra. “Nel corso degli anni ho imparato che altre persone possono saperne più di me”, continua Ritchie. “È quindi fondamentale circondarsi di collaboratori intelligenti e dotati di talento che possano contribuire a migliorare la nostra stessa performance”. Ragionare in team permette inoltre di suddividere il carico mentale, nel contempo i team sono abbastanza piccoli "da consentirci di agire in modo deciso e tempestivo quando se ne presenta la necessità". Per l’esperto di Aberdeen Standard Investments, questa modalità di lavoro si presta inoltre a una chiara tracciabilità dei risultati”. La competenza del gruppo, ancorché piccolo, e l'eterogeneità delle opinioni migliorano la qualità del processo decisionale.

CONTA ANCHE LA VELOCITÀ


“Ricordo che quando abbiamo iniziato, cinque anni fa, la performance non era delle migliori. Eppure, il back-testing dimostrava che gli esiti della ricerca erano eccezionali”, prosegue Ritchie. “Il problema era a valle: le idee giuste non entravano nei portafogli o, quando lo facevano, non erano nelle giuste proporzioni. La soluzione? Seguire la ricerca. Spesso i gestori di portafoglio sbagliano proprio in questo: ignorano gli analisti o sono troppo lenti nell'adottare le migliori idee suggerite”.

NON PERDERE MAI DI VISTA L’INNOVAZIONE


Il terzo insegnamento per ASI riguarda l’innovazione: è fondamentale non perderla mai di vista. “Il nostro settore è l’unico in cui viene considerato un bene il fatto di non cambiare i processi adottati”, precisa Ritchie. “Spesso veniamo apostrofati con la domanda: ‘Ma allora avete cambiato il vostro processo?’, come a suggerire che cambiare qualcosa sia terribile”. L’innovazione procede a una velocità fulminea, in cui il ritmo del cambiamento non fa che accelerare, “eppure nel settore degli investimenti, molti ritengono che adattarsi ed evolversi rappresenti una problema e non una soluzione”.

SVILUPPO DEI FATTORI ESG


Nel futuro, il costante sviluppo della comprensione dei fattori Esg (ambientali, sociali e di governance) ci aiuterà a migliorare la valutazione dei rischi e delle opportunità associati ad un investimento. “Nel contempo, approfondire la psicologia umana e costruire set di regole per gestire reazioni comportamentali innate sono le chiave per rendere più efficace il nostro processo decisionale”, conclude la sua analisi Ben Ritchie che si ritiene “ottimista riguardo le prospettive di lungo termine”.
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