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Esg strategico in Ue

“Il Green Deal europeo mobiliterà mille miliardi nel prossimo decennio”

Aberdeen Standard Investments resta ottimista riguardo le prospettive Esg quando si guarda al mercato azionario europeo: “L’Europa è sempre più leader negli investimenti Esg”

di Fabrizio Arnhold 24 Novembre 2020 15:00
financialounge -  Aberdeen Standard Investments azionario ESG Green Deal investimenti Scenari

L’Europa è sempre più impegnata nella sostenibilità. Il Green Deal europeo ne è l’esempio. “Annunciato nel dicembre 2019, si stima che il Green Deal mobiliterà 1.000 miliardi di euro di investimenti nel corso del prossimo decennio”, commentano Jamie Mills O’Brien, Investment Manager e Stuart Brown, Investment Director Aberdeen Standard Investments, “per consentire all’Europa di realizzare la sua visione di un’economia a impatto neutro sul clima, con zero emissioni nette di gas entro il 2050”.

UNA RIPRESA GREEN DELLA PANDEMIA


L’Unione europea ha annunciato una manovra di sostegno da 750 miliardi di euro, della quale il Green Deal europeo è parte integrante. “Sono considerati fondamentali i progetti incentrati sulle energie rinnovabili per continuare a promuovere la decarbonizzazione dei cicli di produzione dell’energia elettrica in Europa”, continua Jamie Mills O’Brien. Il mix di fonti energetiche rinnovabili dovrebbe pertanto aumentare dall’attuale 33% circa a oltre il 50% entro il 2030.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEI TRASPORTI


In secondo luogo, viene posta particolare enfasi sulla sostenibilità ambientale dei trasporti e delle operazioni logistiche, in vista della quale si punta a investimenti in infrastrutture per la mobilità elettrica. In terzo luogo, “la Ue ha espresso la volontà di promuovere una riqualificazione degli edifici e delle infrastrutture”, aggiungono gli esperti di ASI, sottolineando come ci sia la chiara intenzione di avviare un'economia dell'idrogeno ecosostenibile mediante la strategia Clean Hydrogen.

L’EUROPA CAPOFILA IN ESG


Una ricerca condotta da BAML, condotta nel mese di ottobre, ha valutato 34 paesi diversi sotto il profilo dei fattori Esg. I Paesi dell’Europa settentrionale hanno ottenuto un punteggio elevato rispetto alle controparti globali, con tutte le nazioni eccetto la Finlandia, in una posizione “sopra la media”. Nell’analisi di Aberdeen Standard Investments, si mette in evidenza come questa attenzione alle tematiche Esg sia chiara anche a livello societario. “Le aziende europee presenti nell'indice MSCI hanno ottenuto un punteggio Esg superiore a qualsiasi altra regione rappresentata”, aggiunge Stuart Brown. Un’altra ricerca di Bank of America rafforza la tesi: il 64% delle società con rating AAA di MSCI si trova in Europa.

LA TASSONOMIA EU PER LA FINANZA SOSTENIBILE


Si sta lavorando a una tassonomia green per la finanza sostenibile, con il fine di incentivare gli investimenti e conseguire gli obiettivi climatici. “Per essere considerata idonea, un'attività deve contribuire a uno dei sei obiettivi identificati e ‘non arrecare un danno significativo’ per quanto riguarda gli altri cinque. Nel contempo, deve ottemperare a una serie di convenzioni sociali e di lavoro minime”, proseguono gli esperti di ASI. L’Ue si prefigge di implementare tutti gli obiettivi entro il 2022.

ESG SEMPRE PIÙ AL CENTRO


Una recente indagine condotta tra i cittadini dell’Ue, ha rilevato che il 93% degli europei ritiene il cambiamento climatico un serio problema. La crescente importanza dei criteri legati alla sostenibilità sta cambiando anche l’agenda politica. “Lo stesso sta accadendo anche sui mercati finanziari, come testimonia l’aumento esponenziale della popolarità che gli investimenti Esg stanno riscuotendo”, precisa Jamie Mills O’Brien. A sottolineare questa tendenza, c’è anche il risultato di un rapporto di BAML che ha evidenziato che il 67% dei fondi Esg globali è stato lanciato in Europa.

AZIENDE EUROPEE IN PRIMA LINEA


Aberdeen Standard Investments resta ottimista riguardo le prospettive Esg quando si guarda al mercato azionario europeo. “Il Green Deal apre una stagione di impegno serio e ad ampio raggio nell’affrontare i grandi problemi con cui il mondo deve confrontarsi”, prosegue l’analisi di ASI. “Noi riteniamo che le società attente ai business innovativi contribuiranno a trainare i mercati azionari nel prossimo decennio”.

IL DIESEL RINNOVABILE


Un esempio? La società finlandese Neste, che produce carburante diesel rinnovabile, ha abbandonato progressivamente i carburanti fossili. Questo diesel è in grado di provocare il 90% di emissioni di gas serra in meno. “A nostro avviso, si tratta di mercati in crescita potenzialmente enormi, trainati dal persistente impegno delle autorità a promuovere la decarbonizzazione”, concludono gli esperti di Aberdeen Standard Investments.
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