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Accordo con Airbus

La missione su Marte del 2026 sceglie la tecnologia robotica dell’italiana Leonardo

L’azienda progetterà due bracci meccanici per il lander e il rover della campagna Mars Sample Return. Recupereranno dei campioni di roccia dalla superficie del pianeta rosso per portarli sulla Terra

di Matia Venini 14 Ottobre 2020 12:09
financialounge -  italia Leonardo Marte Nasa smart Tech

Ci sarà anche un po’ di Italia nella missione spaziale su Marte. L’azienda Leonardo (ex Finmeccanica) ha infatti firmato un contratto con i costruttori di aeromobili francesi Airbus per la progettazione di due bracci robotici per la campagna Mars Sample Return della NASA in collaborazione con ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. La tecnologia italiana dovrebbe decollare nel 2026 e atterrare sul pianeta rosso due anni dopo.

IL CONTRATTO


Nello specifico, Leonardo ha firmato un contratto per la fase di studio avanzata del braccio robotico del Sample Fetch Rover, il veicolo che girerà su Marte per raccogliere campioni di roccia. L’accordo sblocca inoltre il finanziamento dell’ESA per proseguire lo studio dell’arto meccanico del lander, il mezzo progettato dalla NASA che porterà il rover sul pianeta rosso.

LE CARATTERISTICHE TECNICHE


Il braccio robotico del rover sarà un arto meccanico di 6 gradi, estendibile fino a circa 110 centimetri e dotato di una pinza con un sistema di controllo. Quello del lander invece sarà più complesso, con 7 gradi di libertà di movimento, e supererà i 200 centimetri di estensione. In questo caso, Leonardo è anche responsabile di un consorzio industriale internazionale incaricato della progettazione dell’elettronica di controllo, del software e del sistema di visione. L’azienda ex Finmeccanica è coinvolta inoltre nell’Earth Return Orbiter, ultima missione della campagna che porterà i campioni raccolti su Marte sulla Terra.

LA MISSIONE MARS SAMPLE RETURN


Nel complesso la campagna Mars Sample Return si svolgerà nell’arco di una decina di anni. Prevede tre lanci dalla Terra. Il primo è quello del rover Perserverance, partito a luglio 2020, che esplorerà un cratere e raccoglierà dei campioni di roccia per poi riporli in delle provette e lasciarli sulla superficie del pianeta. Il secondo lancio è quello che nel 2026 porterà su Marte il Sample Fetch Rover e il Sample Retrieval Lander, che grazie ai bracci robotici progettati da Leonardo recupereranno i campioni di Perseverance. Questi saranno poi conservati in un veicolo che da Marte li porterà in orbita per essere recuperati nel 2029 dall’Earth Return Orbiter, partito tre anni prima dalla Terra e che riatterrerà sul nostro pianeta nel 2031.

I PRECEDENTI DI LEONARDO


Leonardo potrà contare sull’esperienza maturata nelle precedenti campagne spaziali. L’azienda italiana ha già realizzato i bracci robotici DELIAN e DEXARM, tuttora considerati standard di riferimento nel mercato spaziale europeo, e vanta una forte conoscenza nel settore delle trivelle spaziali, progettate per le missioni Rosetta, ExoMars e Luna-27.
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