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A livelli attraenti

PIMCO: “L’oro continua a brillare luminoso”

Nicholas J. Johnson, Portfolio Manager di PIMCO, calcola che il metallo giallo sia ancora prezzato a livelli attraenti nonostante i recenti rialzi del valore nominale

di Virgilio Chelli 28 Agosto 2020 09:00
financialounge -  investimenti oro PIMCO Scenari T-bond

Il prezzo dell’oro ha toccato di recente nuovi massimi spinto da tassi di interesse ai minimi in molte aree del mondo, combinati a timori di inflazione e dal livello crescente del debito pubblico. Ma il modello di valutazione elaborato da PIMCO indica che le valutazioni del metallo giallo restano attraenti, anche a questi livelli. Nicholas J. Johnson, Portfolio Manager di PIMCO, spiega in un blog come funziona il la valutazione basata sul rendimento reale corretto dall’inflazione.

IL FATTORE CHE CONTA PIÙ DEGLI ALTRI


L’esperto di PIMCO parte dalla considerazione che molti fattori influenzano il prezzo dell’oro, ma solo uno spiega la maggior parte dei suoi movimenti nell’ultimo decennio: il rendimento reale dei titoli di Stato americani corretto per l’inflazione. Per sua natura, l’oro ha un rendimento reale pari a zero – ma proprio come i movimenti delle valute sono guidati dal differenziale dei tassi, così dovrebbe avvenire per l’oro. Dal 2006, prosegue il ragionamento di Johnson, l’oro è stato prezzato come se fosse un asset con una duration di quasi 30 anni, il che vuol dire che un calo di 100 punti base del rendimento reale del T-bond implica un aumento del 30%.

LA CORRELAZIONE COL RENDIMENTO DEL T-BOND


Quindi, quando i rendimenti reali dei T-bond salgono, gli investitori escono dall’oro e fanno scendere il prezzo, e viceversa. Recentemente, come mostrato nel grafico sotto, il rendimento dei T-bond è calato pesantemente e il prezzo nominale dell’oro è salito. Ma, ed è questo il punto dell’analisi dell’esperto di PIMCO, il prezzo dell’oro corretto per il rendimento reale del metallo è invece rimasto stabile.

[caption id="attachment_164997" align="alignnone" width="602"] FONTE: STIME BLOOMBERG E PIMCO SU DATI AL 17 AGOSTO 2020[/caption]

L’ORO È NELLA PARTE BASSA DEL RANGE DI PREZZO CORRETTO PER IL RENDIMENTO REALE


Negli ultimi 15 anni, il prezzo dell’oro corretto per il rendimento reale si è mantenuto in un range stretto, con un paio di eccezioni: la prima è stato il lancio del primo ETF sull’oro nel 2004, che ha richiamato gli investitori e lo ha spinto al rialzo, e la seconda è stata a seguito della crisi finanziaria, con gli investitori tornati sull’oro. Oggi, sottolinea Johnson, l’oro si muove, sempre in termini di prezzo corretto per il rendimento reale, nella parte bassa della banda in cui è entrato nel 2004, e per questo c’è ancora spazio di rialzo pur all’interno del range, come è già successo dopo la crisi finanziaria.



VALUTAZIONI ATTRAENTI SE NON A BUON MERCATO


La conclusione dell’analisi di PIMCO è che le valutazioni attuali dell’oro restano attraenti, per non dire a buon mercato, nel contest di tassi di interesse reali storicamente ai minimi. Certo, tassi in rialzo lo renderebbero meno attraente, ma neanche troppo, visto che l’oro viaggia comunque nella parte bassa del range degli ultimi 15 anni, sempre in termini di prezzo corretto per il rendimento reale. PIMCO prevede comunque che i tassi di interesse restino relativamente stabili, lasciando aperto ulteriore spazio al rialzo per il prezzo del metallo giallo.

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