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Obbligazioni

Idee per sfruttare le opportunità nel credito emergente

Mihai Florian (BlueBay Asset Management) suggerisce di combinare esposizioni nel credito di qualità elevata con buone performance con titoli sotto stress con prezzi al di sotto del tasso di recupero intrinseco

di Leo Campagna 7 Agosto 2020 18:01
financialounge -  BlueBay Asset Management mercati emergenti Mihai Florian obbligazioni

Se si analizzano oggi le condizioni del settore obbligazionario societario si nota come sia diverso rispetto alla crisi del 2008-09, quando il sistema finanziario era eccessivamente indebitato e si è trovato disconnesso da varie fonti di finanziamento. Se tuttavia di mettono a confronto la situazione dei mercati sviluppati rispetto a quella relativa agli emergenti affiorano differenze di rilievo.

MERCATI SVILUPPATI VS MERCATI EMERGENTI


Nei mercati sviluppati, grazie al corretto funzionamento del settore bancario e agli aiuti alle aziende tramite stimoli fiscali e programmi di acquisto delle banche centrali, la liquidità è abbondante. Inoltre, vi è un’ampia disponibilità di riserve di capitale sul mercato, pronte per essere investite in opportunità stressed-distressed o derivanti da distorsioni dei prezzi. Nei mercati emergenti, invece, le società trovano maggiori difficoltà a raccogliere capitale, anche per via dell’elevata dipendenza dai finanziamenti bancari e la mancanza di altre fonti di capitale in grado di assorbire l’offerta in eccesso. Per contro, la maggior parte delle imprese emergenti evidenzia un tasso di leva inferiore a 3x, mentre per quelle sviluppate è pari a 5-6x. Un divario che diventa ancora più evidente se si prende in considerazione il segmento del credito illiquido.

NUMEROSE OPPORTUNITÀ A CHI SI FARÀ TROVARE PRONTO A COGLIERLE


“Siamo convinti che la combinazione di vendite forzate da parte di alcuni investitori e la carenza di domanda offrirà numerose opportunità nel credito emergente a chi si farà trovare pronto a coglierle” fa sapere Mihai Florian, Senior Portfolio Manager Emerging Markets, BlueBay Asset Management, secondo il quale la strategia migliore in questa fase consiste nell’adottare un approccio ‘barbell’. Tradotto in pratica, significa combinare esposizioni nel credito di qualità elevata con buone performance con titoli sotto stress con prezzi al di sotto del tasso di recupero intrinseco.

UN FRAMEWORK PROPRIETARIO BASATO SULL’ANALISI FONDAMENTALE


Per individuare e selezionare i titoli più attraenti, BlueBay si avvale di un framework proprietario, basato innanzitutto sull’analisi fondamentale, che esamina diversi elementi. A cominciare dall’evitare i settori che potrebbero accusare impatti di lungo periodo, in modo da preservare il capitale in un periodo di incertezza di mercato. In parallelo, è indispensabile focalizzarsi sulle aziende che forniscono servizi essenziali e sui settori da cui dipenderemo sempre di più in futuro. Anche liquidità e flussi di cassa assumono un ampio rilievo, dal momento che l’accesso ai nuovi finanziamenti può risultare difficoltoso: concentrarsi sulle imprese che dispongono di riserve di cassa e che sono in grado di generare flussi per ripagare i debiti in scadenza è una scelta vincente.

L’ANGOLATURA GIUSTA PER APPROCCIARE IL MERCATO


Così come quella di evitare catene di approvvigionamento molto complesse che in questo nuovo contesto potrebbero trovarsi particolarmente in difficoltà. Non meno importante, è sapere approfondire gli interventi dei governi che, soprattutto nei Paesi emergenti, continuano a influenzare i mercati e la solvibilità delle aziende. “L’incertezza sull’evoluzione della pandemia e la conseguente avversione al rischio da parte degli investitori dovrebbero proseguire. Riteniamo che in questo contesto il debito societario emergente nei prossimi anni possa continuare ad offrire una molteplicità di opportunità per chi saprà trovare l’angolatura giusta per approcciare questo mercato” conclude Florian.
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