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Digitalizzazione e infrastrutture

Hedge Invest vede spiragli per l’Italia nel periodo post coronavirus

Secondo il gestore Filippo Lanza la pandemia ha colpito duro, ma ha anche accelerato molti processi positivi con effetti potenzialmente favorevoli a lungo termine

di Virgilio Chelli 21 Luglio 2020 07:45
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L’esplosione del debito italiano legata al supporto all’economia, sommandosi alla riduzione del Pil causata dal lockdown, ha avuto un impatto molto negativo sulle finanze pubbliche, la cui sostenibilità futura sarà strettamente legata alla traiettoria di crescita economica. Ma la crisi da coronavirus, pur avendo colpito molto duramente l’Italia con conseguenze drammatiche sia economiche che in termini di vite umane, ha anche accelerato numerosi processi positivi, con effetti potenzialmente favorevoli nel lungo termine.

IL LOCKDOWN HA ACCELERATO LA DIGITALIZZAZIONE


È la tesi di Filippo Lanza, gestore del fondo HI Numen Credit Fund, di Hedge Invest Sgr, secondo cui la pandemia e le misure di lockdown hanno generato una ‘digitalizzazione forzata’ in moltissimi ambiti, riducendo molto il gap tecnologico tra le nuove generazioni e le più anziane, favorendo un uso più diffuso di diversi strumenti tecnologici con un impatto significativo sulla produttività anche in Italia, che da questo punto di vista era piuttosto in ritardo rispetto ad altri.

PROSPETTIVE TUTTE ITALIANE APERTE DAL TELELAVORO


Secondo il gestore di Hedge Invest, molte delle inefficienze burocratiche che da anni frenano la crescita italiana sarebbero eliminabili o almeno riducibili con l’utilizzo della tecnologia, in un trend che in parte si sta già concretizzando, con l’adozione di strumenti come la fattura elettronica, la firma digitale o i pagamenti elettronici. Un secondo elemento messo in rilievo da Lanza è l’accelerazione del telelavoro, che moltissime aziende in questi mesi hanno sperimentato con successo, che potrebbe dare il via a un processo di riorganizzazione geografica di molte attività. In questo scenario l’Italia, con la sua bellezza e qualità della vita, potrebbe trovarsi avvantaggiata come destinazione per i ricollocamenti, un’opportunità anche per rivitalizzare molte aree nel Mezzogiorno, mentre la Brexit potrebbe far ‘rimpatriare’ a Milano alcune realtà che si erano trasferite a Londra.

GRANDE INTERESSE PER LA FIBRA OTTICA


L’esperto di Hedge Invest vede ulteriori opportunità in un settore per l’Italia in assoluto tra i più interessanti, le telecomunicazioni, con l’attenzione tutta sulla fibra ottica, infrastruttura cruciale per garantire il buon funzionamento dell’economia in un contesto di spostamenti limitati e crescente diffusione del lavoro da casa. Lanza ritiene che verrà sicuramente portato avanti il progetto di consolidamento di Telecom e Open Fiber, con effetti positivi per il Paese nel lungo termine. Inoltre, Telecom Italia rimane una delle società italiane più interessanti, sia dal lato azionario che obbligazionario.

PROSPETTIVE ANCHE PER LE INFRASTRUTTURE TRADIZIONALI


Il gestore di Hedge Invest arriva alla conclusione che, nonostante il costo terribile della pandemia, vi sono diversi spiragli che fanno intravedere prospettive interessanti per l’Italia e le società italiane, e cita oltre al settore telecom, anche l’industria energetica, spinta dal processo di riconversione verso le fonti rinnovabili, mentre per quanto riguarda le infrastrutture ‘tradizionali’, segue da vicino il dossier Atlantia-Aspi, nella convinzione che il credito di Autostrade beneficerà della ricapitalizzazione con CDP e, una volta quotata, vede anche le azioni come molto interessanti.

SUI MERCATI CONTINUANO A INCOMBERE LE TENSIONI USA-CINA


Allargando lo sguardo oltre i confini italiani, il gestore di Hedge Invest vede le tensioni tra USA e Cina come il rischio maggiore che grava sui mercati globali, più ancora della pandemia, nella convinzione che sarà possibile sconfiggere il coronavirus nel medio-lungo periodo, perché l’umanità dà il meglio di sé nello sforzo per risolvere questo tipo di problematica, a differenza di quanto avviene invece per questioni di natura sociale o geopolitica, molto più difficili da affrontare. Inoltre, il conflitto USA-Cina invece è strutturale e difficilmente risolvibile, e con l’avvicinarsi delle elezioni statunitensi potrebbe riservare brutte sorprese per i mercati.
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