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Autostrade: trovato l’accordo, uscita a tappe dei Benetton e quotazione in Borsa con ingresso di Cdp

La famiglia Benetton lascerà in modo graduale il controllo di Autostrade: Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di Atlantia e successivo scorporo di Aspi con quotazione in Borsa

di Antonio Cardarelli 15 Luglio 2020 08:54
financialounge -  Atlantia Autostrade per l'Italia Benetton

Sono servite sei ore di Consiglio dei Ministri in notturna per trovare un accordo su Autostrade. Per il momento la revoca delle concessioni resta un’ipotesi, ma secondo fonti governative la famiglia Benetton – principale azionista di Atlantia, che a sua volta controlla Autostrade per l’Italia (Aspi) – avrebbe accettato le proposte del governo. La notizia è stata accolta positivamente dagli azionisti, con il titolo di Atlantia che non fa prezzo e un rialzo teorico del 17% a Piazza Affari.

I PUNTI DELL’INTESA


Nel corso della mattinata stanno venendo alla luce nuovi dettagli, ma in linea di massima l’intesa prevede l’uscita graduale dei Benetton attraverso l’ingresso dello Stato – con Cassa Depositi e Prestiti – nel capitale di Atlantia con una quota del 51%. Successivamente è previsto lo scorporo di Aspi da Atlantia con successiva quotazione in Borsa, passaggio che porterebbe all’ingresso di altri soci e all’abbassamento ulteriore della quota azionaria in possesso dei Benetton (tra il 10 e il 12%), che a quel punto sarebbero certamente fuori dal consiglio di amministrazione e forse completamente fuori da Aspi.

ABBASSAMENTO DELLE TARIFFE


Secondo quanto trapelato dal lungo e infuocato confronto della notte scorsa, il premier Conte avrebbe ottenuto da Atlantia garanzie su: taglio delle tariffe autostradali, riduzione dell’indennizzo da 23 a 7 miliardi di euro in caso di revoca, manleva per lo Stato sui risarcimenti legati al Ponte Morandi e diritto di recesso in caso di gravi inadempienze.

LE TEMPISTICHE


Richieste man mano accolte dai Benetton, attraverso l’invio di quattro lettere. A questo punto, se l’intesa verrà confermata in questi termini, i ministeri dell’Economia e quello dei Trasporti cominceranno a preparare i passaggi con la data del 27 luglio scelta come inizio del coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti. Per completare tutti i passaggi potrebbero servire dai sei mesi a un anno.
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