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Alimentazione e futuro

OmniPork, la startup del maiale cinese vegano

In Asia continua a crescere la richiesta di carne vegana: la proposta di OmniPork e Zhenmeat

di Antonio Cardarelli 2 Luglio 2020 09:53
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Beyond Meat e Impossible Food stanno conquistando fette di mercato sempre più consistenti, negli Stati Uniti, grazie all’offerta di carne vegana realizzata senza proteine animali. Anche in Cina, nazione che copre la metà dei consumi di carne di maiale nel mondo, si sta verificando un processo simile. Aziende come OmniPork e Zhenmeat sono pronte a offrire all’affamato mercato asiatico, e in particolare a quello cinese, una valida alternativa alla carne.

OMNIPORK


Il piatto forte della cucina cinese è il maiale. E OmniPork, startup parte del gruppo di Hong Kong Green Monday, ha messo a punto un sostituto della carne di maiale che sta già conquistando le cucina alla moda dell’ex colonia britannica e della Cina continentale. Ad eccezione delle nazioni islamiche, spiega il fondatore David Yeung, il resto dell’Asia è pronto ad accogliere nei propri menù le versioni sostitutive della carne di maiale.

CARNE BUDDHIST FRIENDLY


Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Singapore e Vietnam possono diventare terreno di conquista per la carne a base vegetale che, oltre a essere eco-friendly e cruelty free, può vantare anche il bollino Buddhist friendly. La Cina – nazione passata dai 5 kg di carne di maiale a testa consumati negli anni ’60 agli attuali oltre 60 kg – resta il mercato più importante. Ma la sostituzione della carne di maiale con surrogati vegani non ha solo motivazioni etiche legate all’inquinamento o al rispetto degli animali.

I RISCHI DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI


Negli ultimi anni, infatti, la catena di produzione ha mostrato le proprie debolezze. Nel 2019 la febbre suina africana, arrivata nei mattatoi cinesi, ha causato un aumento dei prezzi di circa il 30%. Inoltre, l’emergenza Covid-19 ha riportato l’attenzione sui rischi delle malattie trasmesse dai maiali agli esseri umani, specialmente negli allevamenti intensivi. L’ultimo focolaio di febbre suina potenzialmente pericoloso per l’uomo è stato scoperto, in Cina, pochi giorni fa.

ZHENMEAT E LA STAMPA 3D


Tra le aziende cinesi di carne vegana più innovative figura sicuramente Zhenmeat, che sta studiando l’applicazione della stampa 3D. L’idea, infatti, è quella di replicare, oltre al sapore, anche la consistenza di ossa e muscoli della carne di maiale allo scopo di permettere agli amanti della carne vegana di preparare un perfetto hot pot, il piatto nazionale cinese.
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