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La sfida

Sostenibilità nel risparmio gestito, Fineco AM lancia il bollino “No performance fees”

Fineco Asset Management promuove un concetto di “sostenibilità evoluta” che punta su un rapporto trasparente con i clienti

di Antonio Cardarelli 1 Luglio 2020 15:42
financialounge -  Commissioni di gestione ESG Fabio Melisso finanza sostenibile Fineco Asset Management Performance fees risparmio gestito

Basta applicare dei filtri ESG per definirsi sostenibili? Secondo Fineco Asset Management la risposta è “no”. Per questo la società di gestione del risparmio ha fatto un importante passo in avanti, nella convinzione che adottare la massima trasparenza sui costi di gestione per i clienti sia doveroso per potersi definire veramente “sostenibili”.

IL BOLLINO VERDE


Sul modello dei prodotti alimentari che espongono etichette per segnalare l’assenza di prodotti potenzialmente pericolosi, come ad esempio l’olio di palma o, per gli intolleranti, il glutine, Fineco AM ha lanciato il bollino “No performance fees”. Un modo, ha spiegato Fabio Melisso, CEO di Fineco Asset Management, per sensibilizzare l’intero settore del risparmio gestito sull’impatto delle commissioni di performance sulla sostenibilità del business e sulla relazione con il cliente finale. Allo scopo di favorire un cambiamento dell’intera industria, il bollino verde ideato da Fineco AM sarà messo a disposizione di tutte le società d’investimento che vorranno usarlo.

[caption id="attachment_161281" align="aligncenter" width="200"] Il bollino ideato da Fineco AM[/caption]

LE COMMISSIONI DI PERFORMANCE


Nate per favorire il cliente finale legando la remunerazione del gestore all’effettivo andamento del prodotto, a volte le performance fees sono diventate dei costi aggiuntivi. Secondo le stime di Fineco, solo in Italia nel 2019 i clienti hanno pagato 800 milioni di euro di performance fees in aggiunta ai costi ricorrenti e, strano a dirsi, nei primi tre mesi di quest’anno – con un andamento dei mercati tutt’altro che positivo – tale cifra ha raggiunto i 90 milioni di euro.

MAGGIORE TRASPARENZA


Per venire incontro alle esigenze degli stakeholder – siano essi clienti o consulenti finanziari – Fineco AM ha dunque deciso di prendere una posizione forte, sacrificando possibili entrate facili, ma poco trasparenti, per puntare a migliorare il rapporto di fiducia con chi si avvicina ai propri prodotti.

OLTRE I FILTRI ESG


Nata due anni fa, Fineco AM - società irlandese di gestione del risparmio interamente partecipata da Fineco Bank – attualmente ha in gestione 14 miliardi di euro e può contare su circa 120 prodotti. Ma nonostante la giovane età, Fineco AM vuole andare oltre i classici criteri ESG, che pure sono presenti nei propri prodotti e nel proprio approccio.

GIUSTO PREZZO


“In quanto asset manager, abbiamo grandi responsabilità verso il mondo che ci circonda e le strategie di investimento sostenibili ci permettono di adempiervi. Ma costruire portafogli applicando filtri non può bastare. Il nostro essere sostenibili deve includere il ‘giusto prezzo’ a beneficio concreto di tutti i nostri stakeholders: clienti, consulenti e azionisti”, commenta Fabio Melisso, CEO di Fineco Asset Management.

SOSTENIBILITÀ EVOLUTA


“Oggi vogliamo promuovere il concetto di sostenibilità evoluta, che passa dal principio di fair price, vale a dire giusta remunerazione del servizio erogato alla clientela. Per farlo, proponiamo un bollino No Performance Fees che permetta a tutti gli stakeholder di distinguere quei fondi di investimento e quegli asset manager che non applicano le commissioni di performance, una componente addizionale di costi a danno dei risparmi della comunità. Insomma, vogliamo identificarci come operatori pienamente sostenibili”, conclude Melisso.
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