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Dist-i, è italiano il braccialetto hi-tech per il distanziamento sociale

A Financialounge.com parla Paolo Ingrassia, giovane imprenditore che ha lanciato il dispositivo (costa 37 euro) che calcola la distanza tra le persone, avvisandole quando si stanno avvicinando eccessivamente. L'obiettivo è conquistare anche il mercato estero

di Redazione 4 Giugno 2020 16:55
financialounge -  coronavirus dist-i Paolo Ingrassia smart

“Dist-i rappresenta il primo step di un progetto che ha un orizzonte ben più lungo e di ampio respiro. Il distanziamento sociale è soltanto l’inizio di un percorso che ci porterà a sviluppare dispositivi per garantire la tutela della salute dei lavoratori o di persone che accedono a locali pubblici. Al momento l’obiettivo è quello di supportare gli utenti nell’adottare i giusti comportamenti per ridurre il rischio di contagio da Covid-19”. Così Paolo Ingrassia, membro del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria, spiega a Financialounge.com perché ha deciso di lanciare, insieme ad un pool di ingegneri italiani esperti di elettronica nel settore difesa e la società Rd Vision international LTD, il braccialetto Dist-i nato come una sorta di “scudo protettivo” per fronteggiare e monitorare il coronavirus.

FACILE DA USARE, SENZA APP MA CON BLUETOOTH E PRIVACY GARANTITA


“Il dispositivo è molto semplice: si mette al polso e vibra, suona e si illumina solo se necessario, per garantire la sicurezza di chi lo indossa. Non servono applicazione, smartphone, device o software, funziona grazie alla tecnologia Bluetooth - continua Ingrassia - in più rispetta anche la privacy e consente di ricostruire la catena di contatti in caso di contagio, ma senza tracciare la posizione. Il braccialetto è in grado di percepire un altro utente fino a 5 metri, sia indoor che outdoor”.

PROGETTO ITALIANO CHE VUOLE SFONDARE ANCHE ALL’ESTERO


“La nostra prospettiva è quella di creare un modello di business funzionante da esportare anche all’estero – spiega ancora Ingrassia - per raggiungere questo scopo siamo partiti sin dall’inizio con un naming che avesse appeal sia in Italia che in un contesto internazionale. Partendo proprio dal suffisso “Dist” e il concetto di Distanza sia in italiano che in inglese. Chiaramente un aspetto fondamentale per raggiungere questo obiettivo sarà la ricerca di investitori e business Angels che scommettano sull’iniziativa”.


MERCATO ENORME: 60MILA AZIENDE E OLTRE UN MILIONE DI DIPENDENTI


“Nell’elaborare il business plan del progetto ci siamo resi conto che il mercato potenziale è davvero enorme – aggiunge a Financialounge.com il professionista romano, formatosi alla Luiss Business School - anche solo basandoci su aziende del settore manifatturiero con numero di addetti medio superiore a 10 arriviamo a parlare di un bacino di oltre 60.000 aziende che impiegano circa 1.000.000 di dipendenti. Per non parlare di tutte le attività pubbliche come parchi divertimento, cinema, musei e hub turistici.

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Questo ci ha portato a fare delle stime prudenziali di vendita tra le 5.000 e le 7.000 unità di prodotto al mese”. Che intanto, per chi vuole, può essere acquistato sul sito www.dist-i.com a 37 euro. Non avendo bisogno di installazione sul posto, “siamo in grado di inviarlo al cliente in piena sicurezza – conclude Ingrassia - configurandolo da remoto”.
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